Quello che segue è un articolo di Massimo Consoli che annunciava la nascita di un grande archivio gay telematico che invece a tutt'oggi - e cioè a nove anni dalla morte del suo ideatore - non è stato ancora realizzato. Sollecitiamo in tal senso l'archivio centrale di Stato che dal 2001 ha acquisito "l'archivio Massimo Consoli" ad aprirlo al pubblico ed a informatizzarlo al più presto possibile. Noi, nel frattempo, stiamo facendo la stessa cosa con il nostro materiale accumulato soprattutto negli anni 90 riguardante per lo più la realtà gay romana di quegli anni.
Sbarca nella rete
telematica l’archivio storico di Massimo Consoli pubblicazioni e informazioni
utili sulla cultura omosessuale e sull’Aids. Il consigliere Vanni Piccolo: “E’
un modo per uscire allo scoperto”.
INTERNET
NAVIGA CONTROCORRENTE
di Antonella Piperno
I gay romani sbarcano su Internet.
Niente siti a luci rosse, ma un serio progetto telematico
che punta a far navigare la cultura omosessuale. “Viviamo nel villaggio globale,
dobbiamo adeguarci”, fa sapere Massimo Consoli, fondatore del movimento gay italiano,
che ha trasferito il suo archivio storico in rete, all’indirizzo http: // www.publibyte.it/promo/consoli.
Primo documento trasmesso, il discorso pronunciato dal sindaco Rutelli nel
corso della commemorazi”. come saranno bilingue tutti i testi dell’archivio
telematico. In rete ci saranno i cinquemila volumi e le decine di migliaia di
pubblicazioni sulla cultura gay e sull’Aids che Consoli raccoglie a Frattocchie
dal 1959 e che la Soprintendenza archivistica per il Lazio ha recentemente
riconosciuto come “fonte indispensabile per la storia non solo sociale ma anche
sanitaria dell’Italia contemporanea”.
“Il nostro sito su Internet – spiega Consoli – si offre ai
gay romani ma anche a singoli, associazioni e organizzazione che hanno bisogno
di informazioni sulla cultura omosessuale Non a caso giorni fa si è fatto vivo
il museo storico della liberazione di via Tasso che chiedeva notizie sulla
persecuzione dei gay durante il nazismo. Ma su Internet ci sarà spazio anche
per le notizie utili (come la prevenzione per l’Aids) e per quelle divertenti,
come il calendario gay: una serie di notizie, a sfondo omosessuale, riguardanti
il personaggio del giorno.
Si scopre così che il 2 aprile del 1725 “nasce Giacomo
Casanova: l’uomo il cui nome, in molte lingue, è oggi il simbolo dell’amante
per antonomasia, all’epoca ebbe numerose avventure anche con i ragazzi”, E che
il 2 aprile del 1875 viene alla luce invece Hans Christian Anderson che “se non
avesse amato i ragazzini non avrebbe mai scritto “la Sirenetta” e “il Brutto anatroccolo”:
il suio giovane amico Edvard Collin lo fece soffrire molto non ricambiandone i
sentimenti”.
E le altre coppie?
Il nuovo sito Internet piace anche a Vanni Piccolo, “consigliere
del sindaco per i diritti civili delle persone omosessuali: “E’ una
documentazione preziosa, non solo per gli omosessuali – spiega – e poi
costituisce un elemento di forza nella nostra battaglia culturale”. Piccolo,
che da tre anni si dà da fare in Campidoglio, lamenta una scarsa partecipazione
della comunità gay: “Sono pochi quelli che escono allo scoperto – spiega –
basti pensare che i gay visibili nella capitale sono poche decine di migliaia.
Tutti gli altri si nascondono, e questo impedisce a proposte di legge come
quella delle unioni civili di decollare. E’ vero che quella è una battaglia
politica, ma se le coppie di gay si presentassero a Montecitorio, se si
cominciasse a scendere in piazza, allora sì che la musica cambierebbe”.
ARRIVA IL NUMERO VERDE
Vanni Piccolo, consigliere del sindaco per i diritti delle
persone omosessuali ha un grande cruccio: non essere ancora riuscito a frenare
la catena di omicidi gay che sta colpendo la capitale, “E’ un fatto
inquietante. Intanto però, dopo l’omicidio del critico teatrale Dante
Cappelletti, abbiamo ottenuto di far riattivare il numero verde della questura
per denunciare violenze o lasciare testimonianze”, informa Piccolo. Il nuovo
numero, che verrà presentato ufficialmente nei prossimi giorni, sarà
accompagnato da una campagna di sensibilizzazione contro la violenza
omosessuale. “Un numero verde già esisteva – spiega Piccolo - ma era stato disattivato perché non veniva
utilizzato. La gente ha molta paura di parlare, e per questo il nuovo
centralino darà anche la possibilità di lasciare testimonianze non dirette, del
tipo “ho visto un tipo sospetto che usciva da una certa casa”.
Ma a che cosa è dovuta la serie degli omicidi gay della
capitale? “All’imprudenza – spiega il consigliere – ma anche alla solitudine di
tanti anziani che non riuscendo a trovare soluzioni limpide per vivere la loro
sessualità si rivolgono a prostituti che tali non sono. Ecco, anche questo è un
vero nodo da risolvere: si dovrebbe mettere ordine nel mondo della
prostituzione maschile. Purtroppo, oggi molti gay si rifiutano di vedere
problemi e pericoli, accontentandosi della libertà che deriva dal poter
frequentare liberamente i locali gay”.
“VIA BELLEZZA”
Il sindaco di Roma Francesco Rutelli si è detto favorevole
ad intitolare una strada a Dario Bellezza, il poeta omosessuale morto un anno
fa di Aids. Massimo Consoli, il leader della comunità gay romana e il circolo
Michelagniolo hanno avanzato la proposta
durante la commemorazione del poeta scomparso a 52 anni, il 31 marzo del ’96. E
Rutelli si è impegnato a chiedere alla commissione competente in Campidoglio di
accogliere la richiesta. “Non so se sarà possibile dedicargli una targa
stradale, ma credo che sarebbe cosa giusta
- ha detto Rutelli – pensate che non siamo riusciti ancora a intitolare
una strada a Fellini, e questo perché ci è stato impedito di dedicargli un
pezzetto del Lungotevere. E stiamo battagliando per trovargli un’altra
sistemazione.
Per il Circolo Michelagniolo, un “viale Bellezza”, potrebbe
sorgere all’interno del Parco Pasolini che è in fase di progettazione ad Ostia.
Consoli invece vorrebbe realizzarla a Marino sulla strada di accesso al suo
archivio: “E’ giusto dedicargli una via, al di là dell’ovvia grandezza
culturale del personaggio, per lo stretto rapporto che Bellezza aveva con
questa località, dove era venuto innumerevoli volte”.
QUIROMA 2 APRILE 1997
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