A cura dell’istituto GAY
COUNSELING
(collaborazione dr. Maria
Faccini)
I cambiamenti della fisiologia sessuale comportano spesso
per gli anziani una
modifica delle loro
relazioni interpersonali e dell’attività sociale. Alcuni anziani
possono reagire al
declino della reattività sessuale con la cosiddetta “ andropausa”,
spesso caratterizzata
da irritabilità, depressione e da un progressivo sganciamento
dall’attività sessuale. Altri possono impegnarsi nella
ricerca di partners più giovani
e sempre diversi, trascurando quello attuale, in modo da
ottenere stimoli erotici che
richiamino e
ricordino l’intensità sessuale della gioventù. Gli uomini che affrontano
il problema in modo
più adeguato possono, invece, compensare le variazioni della
sessualità con un approfondimento della comunicazione e
della conoscenza del proprio
partner, ed ottenere
così una maggiore sintonia. Nelle donne è spesso molto viva la
vergogna per il proprio corpo. Possono essere molto
sensibili alla perdita di attrazione
fisica sul partner e soffrire della sua distanza. Se non
cadono nella rassegnazione o nella depressione, possono cercare una
compensazione nel benessere, in una vita piena di
comforts e nel quieto vivere. Secondo Claman (1966),
comunque, si invecchia così
come si è vissuti: esiste, cioè, una continuità dello stile
di vita che caratterizza la
condotta sessuale di ogni singolo individuo. Per molte donne
la soddisfazione dei
desideri sessuali e
di affetto può essere molto difficile nella vecchiaia; infatti, ad
una certa età, la maggior parte degli uomini ha un partner
mentre la maggior parte
delle donne è sola. Questo può essere dovuto al fatto che le
donne vivono più a lungo
o alle loro ridotte possibilità di trovare un partner
accettabile. A volte sono donne che
hanno dovuto assistere uno più malati terminali e che non vogliono più rischiare
di ripetere l’esperienza. Un argomento di molte terapie per
la depressione di donne
anziane è la
necessità di abituarsi ad una vita da sole per la prima volta nella vita.
Spesso è necessario arrivare ad accettare il fatto che il
bisogno di una persona vicina
non può essere
soddisfatto. Le alternative disponibili sono la rivalutazione delle
amicizie e l’accettazione dello status di single.
Anche gay e lesbiche invecchiano e possono avere maggiori
difficoltà dei soggetti
eterosessuali a trovare un partner soddisfacente. Le
ricerche sulla terza età di gay e
lesbiche sono limitate e recenti, anche perché molti hanno
scoperto il loro orientamento
sessuale in un’epoca
in cui questo era spesso tenuto nascosto. Il grado di inserimento
sociale degli anziani omosessuali dipende da fattori quali
l’accettazione o meno, da
parte della famiglia,
del loro stile di vita. Lipman (1986) cita diversi studi secondo
i quali sia gay che lesbiche
anziani avevano più amici di individui eterosessuali della
stessa età. Delle solide amicizie possono sostituire o
integrare i tradizionali rapporti di
parentela. Queste
amicizie costituiscono, comunque, una importante opportunità di
inserimento sociale.
I gruppi di sostegno sono importanti sia per gli omosessuali
che per gli eterosessuali.
L’estensione della
rete di sostegno è spesso correlata alla località in cui si vive. Nei
centri urbani, dove il movimento per i diritti dei gay ha
avuto un impatto maggiore e
dove ci sono più persone che nelle località rurali, gli
omosessuali anziani hanno maggiori
possibilità di
inserirsi in una rete di sostegno e di impegnarsi in azioni collettive.
Il maggior numero di individui presenti nelle aree urbane è
un elemento importante,
poiché gay e lesbiche
anziani tendono a frequentare altri gay e lesbiche (Lipman !986).
Come per gli eterosessuali, anche per gli omosessuali la
presenza di un partner affezionato
è una fonte di
soddisfazione ed una protezione contro lo stress, soprattutto quando la
relazione dura da tempo. Per Elinor B. Waters e Jane
Goodman, possono nascere
problemi quando un membro della coppia entra in ospedale o
in una casa di riposo,
perché il partner può non essere considerato un membro della
famiglia sia dai funzionari dell’istituzione che dalla famiglia di origine. In
questi casi ai membri della coppia può
essere negata la
possibilità di
sostenersi
vicendevolmente, di stare in intimità, ed in caso di malattia terminale,
persino di salutarsi.
Come le coppie non
sposate, le coppie di gay e lesbiche possono avere difficoltà con
testamenti e procure.
In alcuni Paesi questa situazione sta cambiando.
E’compito dei consulenti locali tenersi aggiornati sugli
sviluppi della situazione e
promuovere misure legislative che favoriscano i loro
clienti…
Bibliografia
Faccini M. (1995) Counseling per la terza età
Psicogeriatria. Quaderni ASPIC
Roma
Laicardi C. e al. (1987), Idee e Progetti per l’Anziano
nella Città – Passeggiate
Romane, in Psicologia
e Qualità della Vecchiaia, a cura di C. Laicardi, Il Pensiero
Scientifico Ed. Roma
Lipman, A.
(1986) Homosexual relationschip. Generations, 10 (4,51-55).
Claman A.
D.(1966) Introduction to panel discussion: sexual difficulties after 50,
January 1997
D:\users\mn\Documents\ANZIANI\Istituto GAY COUNSELING --
Saggistica –
Anziani e omosessualità.htm
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