Cari compagni,
Essere Omosessuale. Non me ne vanto (mi sembra ridicolo il farlo), ma certo non me ne vergogno (sarebbe più ridicolo). E' facile oggi per me, ma ieri , ieri quando arrossivo al solo sentire nominare la nefasta parola “arruso”; o, ancora, ieri, quando per vergogna camminavo a testa bassa, o quando prima di entrare a battere in un cinema guardavo i cartelloni per vedere se il film mi interessasse (o comunque fosse conforme ai miei interessi culturali), per poter sempre aver un alibi per la famiglia. Quanto tempo (minuti, giorni, mesi!!) ho dovuto bruciare per arrivare, infine a questa conclusione?
Essere Omosessuale. Non me ne vanto (mi sembra ridicolo il farlo), ma certo non me ne vergogno (sarebbe più ridicolo). E' facile oggi per me, ma ieri , ieri quando arrossivo al solo sentire nominare la nefasta parola “arruso”; o, ancora, ieri, quando per vergogna camminavo a testa bassa, o quando prima di entrare a battere in un cinema guardavo i cartelloni per vedere se il film mi interessasse (o comunque fosse conforme ai miei interessi culturali), per poter sempre aver un alibi per la famiglia. Quanto tempo (minuti, giorni, mesi!!) ho dovuto bruciare per arrivare, infine a questa conclusione?
“Ma in fondo che importanza ha
portarne gli altri a conoscenza?
Che ne ricavi? Nulla! Sai quanti
omosessuali sono vissuti senza che i loro genitori sapessero nulla
sulla loro preferenza sessuale? “Questo è il discorso che molto
spesso ascoltavo fino alla fine senza aprir bocca per poi...”Dimmi
che senso ha per un eterosessuale comunicarmi che lui lo è? Perchè
è normale che lui mi rompa le scatole comunicandomi tutte le scopate
che la sua donna ha subito, mentre non sta bene che io dica
semplicemente che sono omosessuale”. Che senso ha il vivere la vita
come se si fosse il peggior dei vermi esistenti sulla terra?
Fortunatamente sono stato abbastanza intelligente da non lasciarmi
incastrare dai loro discorsi. Così facendo sono fuori dalla schiera
dei “normali” (di cui francamente so molto poco).
Dal poco che so, ho capito che esistono
parecchi oltre al tipo fisso (moglie-televisione-bambini-macchina);
ci sono quelli che hanno ricevuto la benedizione dallo psicanalista
(sacerdote distributore di Normalità).
Lessi qualcosa del capostipite di
questa nuova religione che affermava...che l'omosessualità non può
essere classificata come una malattia...” ma un certo arresto dello
sviluppo sessuale”(capito fratelli??) non nego che quando lessi ciò
ci credetti. Continuando a leggere però, arrivai alla conclusione
che lui parlava dell'omosessualità attraverso quello che aveva
conosciuto di essa (cioè attraverso quelli che avevano richiesto il
suo aiuto). La sua affermazione perciò doveva indirizzarla non
all'omosessualità in generale ma a quei tipi che avevano richiesto
la sua cura. Partendo da questa base arrivai a comprendere la mia
omosessualità con metodi molto soddisfacenti...Dopo essere riuscito
nell'opera di riappacificazione di ciò che la società aveva messo
in lotta dentro me stesso. Convinto che la nostra liberazione deve
cominciare dalle nostre azioni e che la nostra personalità deve
esplodere nella sua completezza senza che ad essa vengano messi dei
limiti, mi lasciai dentro tutto ciòche in qualsiasi modo andava
contro la mia libertà: parenti amici ecc ecc. Mi impegnai così
nella lotta politica ma anche in questo piano più che degli incontri
ho avuto scontri. Cominciò un “compagno” che dopo aver letto
Marx e Stalin, mi dichiarò che io ero il ritratto del borghese
medio, perchè rifiutavo la mamma-partito: un altro “compagno”
questa volta anarchico, non molto anarchicamente, mi disse di non
divulgare le mie preferenze sessuali, perchè anche se anche lui è
pronto a battersi per la libertà degli omosessuali..” non credo –
così mi disse - che l'omosessualità possa essere una bandiera da
sventolare in pubblico per degli anarchici”. Questo “compagno”
mi fece capire l'ignoranza dei nostri “compagni “su quanto
riguarda il sesso in generale e l'omosessualità in particolare.
Dovendo partire per le sevizie della leva, decisi che per essere
coerente con le mie idee dovevo rinunciare a servire lo stato: così
feci. Scrissi la mia obiezione al servizio militare, che fu inserita
nel Manifesto per la Rivoluzione Morale (una pubblicazione uscita ad
Amstedam l'anno scorso). ( di Massimo Consoli nda) .Inviai anche copia del testo a vari giornali
italiani ma oltre a Fuori e all'Espresso nessuno pubblicò quel testo, ma c'era da aspettarselo
perchè non si tiene conto delle azioni che possono scuotere i propri
elettori ( e questo vale sia per i giornali borghesi che per quelli
dei “compagni); ( dove mi consigliava di servire l'esercito “anche”
se omosessuale); con i loro commenti hanno dimostrato di non aver
capito nulla, noi non si lotta perchè gli altri ci accettino e
magari ci permettano di servire lo stato perchè così fanno i
“normali”.
La nostra lotta non deve avere come meta il poter scimmiottare gli eterosessuali (matrimonio, club ecc). Dobbiamo evitare l'errore che ha fatto il COC in Olanda; con l'apertura dei club non ha fatto altro che rinchiudere gli omosessuali in un ghetto più nuovo e più bello tutto per noi. Il club che avevano creduto potesse diventare il simbolo della liberazione, è diventato il ghetto-club simbolo della castrazione. Ciò deve essere evitato da noi cercando di impegnarci politicamente il più possibile: la nostra meta deve essere l'abolizione di tutti i Tabù sessuali e la liberazione sessuale completa. Dobbiamo reinventare la società per riacquistare la nostra perduta dignità di uomini liberi. Tutto il potere al popolo!
La nostra lotta non deve avere come meta il poter scimmiottare gli eterosessuali (matrimonio, club ecc). Dobbiamo evitare l'errore che ha fatto il COC in Olanda; con l'apertura dei club non ha fatto altro che rinchiudere gli omosessuali in un ghetto più nuovo e più bello tutto per noi. Il club che avevano creduto potesse diventare il simbolo della liberazione, è diventato il ghetto-club simbolo della castrazione. Ciò deve essere evitato da noi cercando di impegnarci politicamente il più possibile: la nostra meta deve essere l'abolizione di tutti i Tabù sessuali e la liberazione sessuale completa. Dobbiamo reinventare la società per riacquistare la nostra perduta dignità di uomini liberi. Tutto il potere al popolo!
SALVATORE ADELFIO – AMSTERDAM
(nella foto Massimo Consoli con Salvatore Adelfio ad Amsterdam)
(nella foto Massimo Consoli con Salvatore Adelfio ad Amsterdam)