domenica 10 luglio 2016


NEW OUT

ASSOCIAZIONE

 

Roma, 08.09.1997    

 

A TUTTE LE REALTA’ GAY DELLA CAPITALE

LORO SEDI

 

Alla luce dei fatti riguardanti le decine di articoli apparsi nei giorni scorsi sui quotidiani e che hanno come riferimento il ruolo di Vanni Piccolo, l’Associazione New Out ritiene utile realizzare un incontro con il Consigliere del Sindaco, e con tutte le realtà e gli esponenti gay della Capitale, a meno di due mesi dalla riconferma a Sindaco di Francesco Rutelli.

A questo proposito, saremmo lieti che la S.V. partecipasse al dibattito dal titolo:

MOVIMENTO GAY ROMANO 1994-1997

 

come figura di riferimento per le questioni omosessuali, che si terrà mercoledi 17 settembre alle ore 17.30 presso lo SHELTER CLUB di Via dei Vascellari, n.35

In attesa di un vostro cortese riscontro, l’Associazione New Out vi ringrazia per la presa visione.

 

Associazione NEW OUT

Pres. Marco Spalvieri

 

(lettera assunta dal comune di Roma in data 9.9.97 prot.n. 10856)

 

 

 

COMUNE DI ROMA

IL CONSIGLIERE DEL SINDACO

Roma, 15.9.1997

A tutte le realtà gay della capitale

All’Associazione NEW OUT

 e p.c. al Sindaco Francesco Rutelli

 

OGGETTO: incontro promosso da : New Out

 

In riferimento all’incontro promosso da New Out per mercoledì 17 settembre presso lo Shelter Club con oggetto il mio ruolo, preciso di non essere stato contattato in alcun modo da detta associazione. L’ambiguità del testo è evidente: non si capisce se si voleva la mia presenza (allora perché non avvertirmi per tempo come si fa normalmente?), o si voleva poter gridare, come oramai è abitudine, alla mia “clamorosa” assenza!

Ma i metodi non  mi stupiscono: anche se l’associazione mi risulta sconosciuta, meno sconosciuto mi sembra il nome del suo presidente, il quale tempo fa firmava un’infuocata lettera all’UNITA’, contro di me, contro Rutelli, (e questo lo trovo alquanto “legittimo” essendo il signore in questione aderente a Forza Italia), ma anche contro i vergognosi vizi degli omosessuali consumati in maniera indecorosa nelle dark rooms di locali e associazioni (ahimé quanto è corta la memoria!) e a Monte Caprino:Naturalmente mi sono ben guardato dal farmi influenzare nel mio ruolo, oggi in discussione, dagli sconsiderati consigli suggeriti dalla lettera.

A questo punto, avendo preso visione (solo lunedi 15) dell’invito, e avendo assunto precedenti impegni che non mi consentono di essere presente, non mi resta che augurarvi buon lavoro, assicurandovi che non mancheranno nel prossimo futuro occasioni d’incontro.

Distinti saluti

Vanni Piccolo

 

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IL CIRCOLO DI CULTURA OMOSESSUALE MARIO MIELI RISPONDE A MARCO SPALVIERI DECIDENDO DI NON PARTECIPARE AL DIBATTITO.

 

Roma, 17.09.1997

 

Con la presente il Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli” comunica che non aderirà al dibattito di oggi, 17 settembre 1997 organizzata dal New Out, in quanto la sede non è stata valutata fra le più appropriate (perché non scegliere il Campidoglio?), il tema scelto è già stato ampiamente trattato e le posizioni del Mario Mieli a riguardo sono molto chiare.

Cordiali saluti

Responsabile della Segreteria

Tatiana Palermi

 

 
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LO SHELTER CLUB

 

A tutte le realtà gay della capitale

Loro sedi

Al Consigliere per i diritti civili delle persone omosessuali

Vanni Piccolo

Al Sindaco di Roma

Alla Stampa

 

La direzione dello Shelter Club in relazione al dibattito tenutosi ieri organizzato dall’associazione New Out, precisa che:

1. Lo Shelter Club da anni è al servizio dell’intera comunità gay ed in questo senso si è sempre reso disponibile nei confronti di chiunque ne volesse usufruire, come cliente.

2. Lo Shelter Club, pertanto, non è la sede di nessuna associazione.

A presto,

Paolo Colombo

Roma, 18.09.1997

 
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NEW OUT

ASSOCIAZIONE

 

COMUNICATO STAMPA

 

L’associazione gay New Out in relazione al vergognoso comunicato del 15.9.1997 del Consigliere del Sindaco Rutelli  per i diritti civili delle persone omoessuali Vanni Piccolo, comunica quanto segue:

-         l’Associazione NEW OUT si è costituita da pochi mesi senza l’aiuto di nessuno, Vanni Piccolo compreso, (nonostante vada blaterando da più parti circa la mancanza di attenzione che avrebbero gli omosessuali romani sulle questioni culturali e sociali), e annovera fra i propri iscritti non soltanto simpatizzanti di centro e centro-destra ma anche di sinistra e di estrema sinistra. Di più, al NEW OUT hanno aderito anche eterosessuali perché noi, alle soglie del 2000, non vogliamo continuare ad autoghettizzarci.

 

-         Vanni Piccolo ha strumentalizzato la mia da sempre manifesta simpatia per Forza Italia (sono stato cacciato per tale motivo dall’Arci Gay di Roma dopo circa due anni di militanza) per non partecipare ad un dibattito che aveva anche come oggetto la figura istituzionale da lui rivestita.

 

-         Circa il fatto che Vanni Piccolo non conosca la nostra Associazione, dimostra non soltanto di essere una persona che legge poco i giornali, ma di essere una persona che non conosce a sufficienza la realtà che dovrebbe rappresentare.

 

-         Le pesanti accuse rivoltegli a mezzo stampa (Messaggero del 12.8.1997) circa il suo operato, praticamente da tutte le associazioni operanti sul territorio, avrebbero dovuto invogliare Vanni Piccolo ad indire immediatamente una riunione per chiarire la sua posizione difronte alle accuse gravissime che gli venivano rivolte, non soltanto dal sottoscritto e dal Circolo Mario Mieli, ma da Massimo Consoli, fondatore del movimento gay italiano ed ideatore di quella figura istituzionale da lui oggi occupata.

 

A tale dimenticanza dovuta probabilmente ad una arteriosclerosi galoppante, abbiamo provveduto noi della New Out, organizzando tale dibattito il 17.9.1997 presso lo Shelter Club di Trastevere, al quale il piccolo Piccolo si è ben guardato dal partecipare, continuando in tale maniera ad assumere un atteggiamento altezzoso ed arrogante. Al dibattito in questione a cui tra l’altro hanno partecipato Massimo Consoli, Doriano Galli, segretario della Lega per i diritti sessuali della persona (Pres. Onorario Adele Faccio), sono emerse altre pesanti accuse sul suo operato.

Chiediamo pertanto, a mezzo stampa e attraverso l’intervento diretto del sindaco Rutelli,che Vanni Piccolo promuova al più presto un dibattito, rendendo conto del suo operato di circa quattro anni di responsabile dell’Ufficio per i diritti delle persone omosessuali. E’ giusto e doveroso che renda conto del suo operato all’intera comunità e non soltanto ai suoi amici. In caso contrario non dovremmo che constatare il ruolo assolutamente di parte che riveste Vanni Piccolo e pertanto richiederne l’immediato allontanamento.

In ogni caso, e la stampa ci è testimone, i dissapori esistenti intorno al personaggio Piccolo sono causati dal fatto di non essere stato eletto direttamente dagli omosessuali romani ma soltanto da alcune decine di militanti che ruotano intorno ai circoli esistenti. E lo scollamento tra i vertici e la base della comunità gay è così evidente che lo stesso Piccolo più volte si è visto costretto a dichiarare alla stampa: “mi hanno lasciato solo” (messaggero del 12.8.97).

Chiediamo pertanto, direttamente al sindaco Rutelli che, d’ora in avanti, il Consigliere per i diritti degli omosessuali venga eletto direttamente da tutti gli omosessuali cosi come avviene per l’elezione del sindaco.

Al circolo Mario Mieli, al fondatore del movimento Massimo Consoli ed a tutte le realtà gay della Capitale, li invitiamo fin da ora a dibattere su questa questione.

 

Roma , 21 settembre 1997

 

ASSOCIAZIONE NEW OUT

Pres. Marco Spalvieri

 
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LA LETTERA DI MARCO SPALVIERI PUBBLICATA DALL’UNITA’ A CUI FACEVA RIFERIMENTO VANNI PICCOLO

 

La ghettizzazione dei gay romani

Unità 5 marzo 1997

 

La decisione della giunta Rutelli e del suo servitore Vanni Piccolo, consigliere per i diritti civili delle persone omosessuali di voler continuare a lasciare i gay romani ad intrattenersi sessualmente dietro i cespugli di  Montecaprino, rappresenta la volontà di non aiutare i gay ad uscire da una condizione di emarginazione.

Basti pensare che a Roma la quasi totalità dei cosiddetti luoghi di aggregazione per gay sono rappresentati da squallidi locali dotati di dark room dove la comunicazione avviene a livello oro genitale. Le stesse associazioni “ a delinquere?” il Mario Mieli e l’Arci Gay per attirare consensi (rappresentano appena il 2 per certo della popolazione omosessuale) gestiscono e promuovono tali locali esaltando lo stile di vita presentando la realtà stereotipata intrisa di piume, paillettes e tacchi a spillo.

Non ci sembrano questi gli strumenti culturali per procedere alla tanto auspicata integrazione sociale. Sarebbe meglio, in queste occasioni che il futuro sindaco di qualunque area politica, decidesse di chiudere per inoperatività il suddetto Ufficio o quantomeno procedere al ricambio del suo titolare e trasferire Vanni Piccolo magari nel nuovo “ufficio per i diritti civili delle persone eterosessuali”.
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