DORIANO GALLI: L'ANTESIGNANO DELLE UNIONI OMOSESSUALI IN ITALIA

                                                          WORK IN PROGRESS
                                          
                                                                        2008

Doriano Galli (1952-2008)


 
 

             Sento il bisogno e il dovere di ricordare Doriano Galli di cui ho appreso da poco tempo la notizia della sua morte avvenuta oramai otto anni fa  l’11 marzo del 2008, all’età di 56 anni.
Doriano si era schierato consapevolmente  dalla parte dei perdenti, ma è andato avanti con le sue idee per tutta la  sua esistenza, senza mai retrocedere e vendersi al miglior offerente.  Militante del  Partito Radicale, dopo lo scioglimento del FUORI ( a cui aderì dal 1974) proseguì il suo impegno politico e sociale con la Lega Adele Faccio per i diritti sessuali della persona.

Doriano Galli con Adele Faccio
 
             E’ passato alla storia del movimento gay italiano già da quando era in vita, per aver fatto esplodere la bomba del “ matrimonio” tra omosessuali nei primissimi anni ottanta (anche se ci lavorava dal 1972) –  quando cioè  fra i vari Consoli, Bellezza e Pezzana si teorizzava la fine della famiglia  - e a farlo diventare il cavallo di battaglia di tutto il movimento glbt,  praticamente fino ai giorni nostri.  Era dispiaciuto per come la sinistra, prendendo in mano le redini del movimento glbt,  stesse facendo vivere in locali-ghetto  gli omosessuali  nel nostro Paese, senza conferirgli un minimo di dignità e per giunta arricchendosi sulla loro pelle. Era orgogliosamente omosessuale e orgogliosamente frocio! Una volta trascinò in tribunale un tizio solo perché lo aveva definito gay e non omosessuale!  Ma erano altri tempi. E poi le battaglie per il divorzio e l’aborto e per i diritti delle donne. Aprì, in epoca non sospetta, quando cioè non si attivavano le strutture per poi richiedere i finanziamenti pubblici allo Stato,  uno dei primi consultori rivolti a tutti, dove insegnare alla gente la contraccezione e  a prevenire le malattie veneree (nel 1977 presentò il suo libro sulle malattie veneree all’OMPOS di Consoli ) .  E ancora la cancellazione dalla lista di malattie mentali  da parte dell’O.M.S. dell’omosessualità ..e poi l’esenzione dal servizio militare, la difesa dei transessuali, la battaglia contro l’Università Cattolica e Agostino Gemelli e le denunce contro i cardinali omofobi e l’ingerenza del Vaticano.

Doriano Galli 1994
 


         Nel 2005  lo  accompagnai in tribunale in quella che, probabilmente, sarebbe stata la sua ultima battaglia. A differenza delle unioni “famose” del 1981 e del 1988, quella volta  andò male perché la cancelliera  si rifiutò di ratificare l’atto della sua quinta convivenza more uxorio “. “Deve aver ricevuto pressioni dall’alto” confidò al Corriere della Sera.  Come non credergli. Doriano protesta scrivendo inutilmente  a Ciampi,  a chi invece dovrebbe garantire l’applicazione della carta costituzionale, ricordandogli che “Il suo atto di convivenza del 1981,   portato a Strasburgo dall’on.le Vera Squarcialupi provocò la Risoluzione Roth, e quindi, la riforma Zapatero, in Spagna. L’Italia si confermò anche in questo campo , faro del diritto. Ora  non facciamola diventare  il fanalino di coda dell’Europa”.
 

               All’indomani delle “niente nozze gay”come scrisse il Tempo,  da parte dell’associazionismo ufficiale glbt, a parte Imma Battaglia di Di’Gay Project, NGL, Alba Montori e pochi altri,  non arrivò nessun attestato di solidarietà.

 

Non mi meraviglio quindi che anche la  sua morte sia passata inosservata.

   
Doriano Galli 2005
          Caro Doriano,  ti voglio ricordare cosi, mentre passeggi  a ridosso delle mura vaticane dove abitavi, con il bastone , il sigaro in bocca, la barba  incolta, la tua voce baritonale e portando a spasso il tuo cane di nome Frocetto.

P.S. Ti mandano i loro saluti e ringraziamenti anche Adriano e Marco perché grazie alle tue informazioni fornitegli, 10 anni fa, ottennero uno stato di famiglia dal loro Municipio, e in tal modo  riuscirono  a risolvere un po’ di problemi.

P.P.S. Un movimento gay riconoscente avrebbe dovuto dedicare a lui l’approvazione della “legge Cirinnà”:   è ancora in tempo per farlo.

Antonio Di Giacomo


  http://blogdidorianogalli.blogspot.it/   http://legaadelefaccio.blogspot.it                                     


                                                                          2007

13 GIUGNO 2007

L'IDEA DEL MATRIMONIO TRA OMOSESSUALI : QUANDO, DOVE E DA CHI NACQUE


Nell'oramai lontano 1972, in un luogo particolare di Roma, il Pincio, che fu giardino donato dall'imperatore Adriano al suo amante Antinoo ( con l'effige del quale coniò anche monete!) si riuniva, prima del sorgere di qualunque gruppo politico-culturale, di liberazione omosessuale o sessuale - un gruppo eterogeneo di omosessuali, composto , fra gli altri,dal  sottoscritto, dal Prof. Ferdinando Ormea (dermatologo cattedratico dell'università cattolica Pol.co A. Gemelli), dal suo compagno Sandro, dal Prof. Moretti (assistente del Filosofo teorico Ugo Spirito). Ci riunivamo per cercare compagnia, dicevamo, ma in realtà passavamo quasi tutto il tempo a discutere della nostra condizione, allora veramente emarginata. Avevamo praticamente ricreato una nuova "Stoa".
Per anni si è discusso, abbiamo portato libri ed altro, a suffragio e sostegno delle tesi portate alla discussione.
Poi la concorde definizione fu che:

- vista la natura giuridica contrattuale del matrimonio civile,
- vista la totale assenza, nei nostri codici, dell'obbligo della diversità di sesso tra i contraenti il   contratto di nozze
- constatato che ciò è necessario per essere costituzionale (negare un contratto a causa del sesso è contro l'articolo 3 della  stessa Costituzione),
STIPULARE CONTRATTO DI NOZZE E' PIENO DIRITTO DI TUTTI I CITTADINI ITALIANI, COMPRESI GLI/LE OMOSESSUALI.

La stessa lingua italiana ci soccorre: CONIUGE non ha sesso definito!
Una forte spinta in tal senso,  è stata data dall' allora  appena nata Legge sul divorzio.
Se questa legge rende dignità alle donne , il matrimonio- ragionammo - renderà dignità agli/lle omosessuali, abbattendo definitivamente il pregiudizio nei nostri confronti.

Invece, per ora, dopo tanti anni, rimane la sola constatazione che la Spagna, ha superato l'Italia, sul piano del Diritto.
Forse non è un caso che da sempre, i locali omosessuali spagnoli, hanno il libero ingresso e le consumazioni costano meno di un terzo che da noi!
CUI PRODEST? A chi giova questa nostra situazione?

Doriano Galli (presidente)

 
domenica 4 novembre 2007

E' MORTO LUCIANO MASSIMO CONSOLI


E' morto Luciano Massimo Consoli, tra i primi degli omosessuali italiani a lottare per la libertà ed i diritti negati agli/alle omosessuali, una grave perdita ha colpito la comunità omosessuale romana. Appresa la ferale notizia, la Lega "Adele Faccio" per i Diritti Sessuali della Persona, la pubblica, esprimendo il cordoglio per la dipartita dell'amico e compagno di tante lotte.
 
 
                                            



                                                             2005
LETTERA APERTA

A FRANCO GRILLINI
A TUTTI/E GLI/LE
OMOSESSUALI


Cari/e Compagni/e,


io, che per primo ho posto il problema del valore della coppia omosessuale e del suo riconoscimento, ottenendo la prima convivenza “more uxorio”, regolarmente trascritta in anagrafe, a Roma, nel lontano 1981, debbo cercare di aprirvi gli occhi, circa certe assurdità di pensiero, da voi propugnate.


Infatti, premesso che la stessa Risoluzione “Roth”, del Parlamento Europeo trae origine dal fascicolo aperto – coi documenti della mia prima convivenza legale! -  dall’on. Vera Squarcialupi, nella stramba foga che ha la “sinistra”, di fare leggi, molto spesso superflue, i/le Compagni/e perdono di vista la realtà dei fatti e le cose necessarie.


 Perciò, poi, la destra può vincere: Berlusconi non ha fatto una legge sul “falso in bilancio”; ha solo depenalizzato il reato. L’U.D.I. al contrario, invece di depenalizzare il reato dell’aborto (un semplice intervento chirurgico ambulatoriale!), ha preteso la legge 194, con tutte le pastoie del parere dello psicologo, a volte cattolico ed antiabortista per principio preso.


Adesso dei poveri mentecatti vogliono un “matrimonio gay”! Che follia! Il matrimonio civile – un tempo stipulato dai notai – è, infatti, un contratto di mutuo soccorso, con clausole varie. Quindi, per l’art.3 della Costituzione della Repubblica, può essere stipulato da tutti i cittadini senza alcuna discriminazione! Se, perciò, non si è degli assertori della cattolica sacralità dello stesso contratto, perché chiedere, in costituzionalmente, un contratto “ad hoc” per i/le compagni/e omosessuali?


DORIANO GALLI

A complicare ancora le cose, poi, in un patetico tentativo di emulazione degli eterosessuali, insistete sull’adozione, che, di contro, è un altro problema che non dovrebbe toccare la coppia, ma , principalmente, la persona.


Avete completamente dimenticato che già Platone, 5000 anni or sono, aveva detto che, mentre le coppie spurie (eterosessuali) servivano alla procreazione, quella tra omosessuali raggiungevano il vero amore!?


E’ vero che sull’Arcigay pesa il marchio del prete (sia pur spretato) fondatore : Marco Bisceglia; ma volete dimenticare i dettami cattolici per la Cultura laica? Altrimenti non sarete mai “di sinistra”, ma solo”sinistri”.


Un saluto

Doriano Galli
Roma 1.3.2005   E.V.




 
Cari/e Compagni/e,
l'elezione a papa del capo del famigerato "sant'uffizio", mi è stato detto, ha provocato reazioni di sgomento in molti/e di voi; per questo vi invito ad alcune riflessioni, che per la troppa americanizzazione e superficialità, purtroppo, molte volte ci sfuggono.
Infatti, tante volte dimentichiamo il principio Hegeliano della dialettica; cerchiamo l'accettazione altrui e non poniamo noi stessi/e come essere. Mi spiego: è assolutamente inutile cercare una comprensione della nostra stupenda sessualità e del nostro amore, nelle "religioni del libro" ( ebraismo, cristianesimo ed islamismo), sono troppo volte a procreare "carne da cannone"! La sola via razionale e - per me - vincente, è l'abiura, ed il porre noi al centro, e codeste aberranti visioni del mondo, quale "non essere". E solo allora accettare la dialettica. La stessa abiura, inoltre, il potere legale(patti lateranensi, confermati da Craxi) di abbattere, almeno in parte, gli introiti della chiesa cattolica.
Soprattutto, però, gli/le omosessuali/le debbono acquisire la consapevolezza di ESSERE (cfr. PARMENIDE), poichè questa è la reale base del riscatto dell'omosessualità, non la becera e pietistica accettazione, eventuale, tra l'altro, della chiesa, o di altri soggetti. Solo la consapevolezza ci darà il potere, l'accettazione consegna il potere stesso all'altro!
E' inutile, oltre che controproducente,prendersela con la RAI, per esempio, per il troppo spazio concesso allo S.C.V., perchè, come giustamente insegna Andreotti(che pure dimentica la particolare amicizia con Ferdinando Ormea, Torino, e "LE MOLINETTE"!) facciamo solo da cassa di risonanza per la chiesa.
Ribadiamo invece il nostro diritto di cittadini ad essere; confermiamo la natura CONTRATTUALE del matrimonio e viviamo - per ora - la coppia con la convivenza "more uxurio" uguale per tutti i/le cittadini/e, senza distinzione di sesso o sessualità; senza cercare pretestuose, se non dannose,liste particolari.

Un saluto
Doriano Galli
Roma, 19.4.2005 E.V.

DORIANO GALLI SOCIO FONDATORE E SEGRETARIO DELLA LEGA PER I DIRITTI SESSUALI DELLA PERSONA











LEGA PER I DIRITTI SESSUALI DELLA PERSONA

ROMA  28.IV.2005  E.V.

LETTERA APERTA


AL MINISTRO DEGLI INTERNI
AL PREFETTO DI ROMA
AL SINDACO DI ROMA

 EGREGI AMMINISTRATORI DELLA COSA PUBBLICA,
Nell’occasione della morte del papa e dell’elezione del suo successore, avete dato visione di enorme isteria religiosa e di voluta ignoranza del nostro Codice Civile, che vuole gli Amministratori (privati e pubblici) agire con “l’oculatezza del buon padre di famiglia”.

Infatti, per la prima volta a memoria d’uomo (io stesso ricordo i papi, da PioXII, in poi):
- sono state bloccate tutte le televisioni pubbliche  per la morte ed i funerali del papa;


-si è paralizzata l’intera Città di Roma;


-costretti gli invalidi di “Cavalleggeri” e “Borgo” (Rioni limitrofi allo S.C.V.) a veri e propri “arresti domiciliari”, costringendoli a lasciare le proprie auto molto lontane dalle case;


-costretti i dipendenti della A.S.L. RM3 con sede in Borgo, ad uscire dagli uffici sotto scorta della Polizia, per non essere aggrediti dai pellegrini, che volevano raggiungere la basilica vaticana ad ogni costo;


- le forze dell’ordine hanno “caricato” come volgari delinquenti , o terroristi, dei cittadini che intendevano solo andare al lavoro;


- a Roma, dove non ci sono fondi per gli Assistenti Sociali dei vari Municipi, dove incombono decine di migliaia di sfratti e non esistono case popolari (che vengono persino acquistate in Comuni vicini), sono stati spesi milioni di euro, per accogliere dei pellegrini, tra l’altro cosi stolti da mettirsi in fila, giorno e notte, con bambini e lattanti;


- avete censurato noi cittadini, con interviste “ad hoc”, appunto di pellegrini o di residenti anziani, più che praticanti il cattolicesimo, senza sentire una sola voce di dissidenti o mostrare i disagi che sono stati procurati;


- al contrario, Signori, vi siete pavoneggiati, sui mass-media, per l’efficienza della vostra accoglienza – fatta -  però, con i nostri soldi, sacrifici ed obblighi;


- per l’elezione del nuovo papa avete, praticamente fatto il bis.


Perché, Signori Egregi, non avete pensato che un “buon padre di famiglia” non metterebbe i propri figli a dormire, in inverno, sul balcone, per dare il letto ad un ospite?


Se proprio foste oculati, semmai, avreste tassato questi pellegrini e poi messo a disposizione dei Cittadini il ricavato del pagamento dei pedaggi. Del resto era questo un uso dei papi, per esempio per gli anni santi, durante lo Stato Pontificio.


Prendete esempio dalla Francia che, fornendo il servizio d’ordine pubblico al Principato di Monaco, per i funerali del Principe Ranieri III, ha dato al mondo una visione più pacata del monarca, ingentilita dal cane, che seguiva il feretro, e non quella di un’orda isterico- barbarica, come quella dei pellegrini cattolici.

Un saluto

Galli Doriano Segretario
    
LEGA PER I DIRITTI SESSUALI DELLA PERSONA

ROMA, 20.5. 2005   E.V. 

LETTERA APERTA

AL COMUNE DI ROMA

EGREGI, SINDACO, ASSESSORI, CONSIGLIERI,
 

è con vera meraviglia che  - solo da internet – apprendo che patrocinerete ed organizzerete la celebrazione del ventennale dell’arcigay.

Avete bellamente ignorato me e la Lega per i Diritti Sessuali della Persona; pure io sono, solo dopo Luciano Massimo Consoli, il più anziano militante di Roma ed ho visto nascere la stessa Arcigay, per volontà dell’ex prete Marco Bisceglia, durante un congresso del Fuori!, perché non era stata accettata la proposta di contaminare il giornale politico- culturale, con “annunci” e foto discutibili.

Doriano Galli mentre si sta recando nella sala
della Protomoteca in Campidoglio nel 2005
Certo che questa non è la sola Vostra scelta meravigliante. Infatti, negli anni passati la Vostra politica verso gli/le omosessuali si è estrinsecata nel dare spazio al Consigliere Luigi Cerina (Antiproibizionista), poi condannato dalla Magistratura per truffa e peculato. In seguito avete nominato Consigliere Vanni Piccolo, fondatore del Circolo Mario Mieli, ass.ne che gestiva la “Mucca Assassina” – con dark-room – e, quindi, indagata dalla guardia di finanza, per grave evasione fiscale. Ora celebrate l’Arcigay, che, oltre i locali- ghetto forniti di “dark”, può annoverare anche “L’incognito 2000”, circolo chiuso per sfruttamento della prostituzione minorile, su cui pende ancora un processo penale.

Debbo, quindi, ringraziarvi, per non aver commisto me e la mia associazione con costoro. Infatti nella mia storia c’è la prima “convivenza” (il PAC italiano, già nel 1981), che, grazie ad Ugo Vetere ed a Vera Squarcialupi ha provocato la “Risoluzione Roth”; c’è poi, la vittoria all’O.M.S., che  su mio ricorso, ha definito l’omosessualità: “un altro modo di amare” e non più malattia. Resta, però la meraviglia per la Vostra scelta “sinistra” e non certo “di sinistra”. 

Un saluto
Galli Doriano  Segretario

 



ROMA, 19.06.2005  E.V.

A      ANTONIO DI GIACOMO (MICHELAGNIOLO)

 ( CON PREGHIERA DI DIVULGAZIONE)

 
OGGETTO: CONVIVENZA “MORE UXORIO” TRA GLI/LE OMOSESSUALI.
 

IL 30 P.V., NELL’UFFICOI ATTI NOTORI DEL TRIBUNALE DI ROMA, DORIANO GALLI, PER LA PRIMA VOLTA CON LA PRESENZA DELLA STAMPA, RATIFICHERA’ LA CONVIVENZA “MORE UXORIO” COL PROPRIO COMPAGNO VITTORIO DRAGONE.

QUESTO NELL’INTERESSE DEI PROPRI E DI LUI DIRITTI; NONCHE’ NELL’INTENTO DI EVITARE UNA LEGGE DOPPIONE DEI P.A.C.S. FRANCESI, CHE FAREBBE DELLA NOSTRA ITALIA UNO STATO CHE COPIA CHI L’HA COPIATO.

E’ STATA RICHIESTA LA PRESENZA AD ALCUNI DEPUTATI ED AL MINISTRO PRESTIGIACOMO. TUTTI SONO INVITATI ALL’ATTO.


SEGUIRA’ UN PICCOLO RINFRESCO/APERITIVO AL BAR DEGLI ARTISTI, VIA PIO X, ANGOLO VIA DEL FORTE BOCCEA.


LA PRESENTE VALE INVITO

CORDIALMENTE

DORIANO GALLI

PS. SE IL MICHELAGNOLO VOLESSE DAR MANFORTE NELL’UFF STAMPA, SAREBBE BUONA COSA

DORIANO
l'articolo apparso sul gaynews diretto da Franco Grillini
 


 
forumgayroma@yahoogroups.com
Wed 22 Jun 2005 - 21:04
[forumgayroma] auguri a doriano galli ...siamo tutti invitati!!!!


Da Doriano Galli - segretario della lega per i diritti sessuali
della persona ricevo con preghiera di divulgazione
Antonio Di Giacomo

Oggetto: convivenze "more uxorio" tra gli/le omosessuali.

Il 30 pv., nell'Ufficio Atti Notori del Tribunale di Roma, Doriano
Galli, per la prima volta con la presenza della stampa, ratificherà
la Convivenza "more uxorio" col proprio compagno Vittorio Dragone.
Questo nell'interesse dei propri e di lui diritti; nonché
nell'intento di evitare una legge doppione dei P.A.C.S. francesi,
che farebbe della nostra Italia uno stato che copia chi l'ha
copiato.
E' stata richiesta la presenza ad alcuni Deputati ed al Ministro
Prestigiacomo. Tutti sono invitati all'atto.
Seguirà un piccolo rinfresco/aperitivo al Bar degli artisti, Via Pio
IX, angolo Via del Forte Boccea, Roma.
La presente vale invito.
Cordialmente
Doriano Galli







 
 
 
 
 
DORIANO GALLI ATTORNIATO DAI GIORNALISTI  FUORI IL TRIBUNALE CIVILE 2005
 
 
 
 


A:
 
Cc:
recipient list not shown: ;
Data:
Thu 23 Jun 2005 - 19:20
Oggetto:
[BANDIERAGAY] E' SCONTRO LEGALE SULL'UNIONE DI DORIANO GALLI
       
Gay News per mano dell'Avvocato Antonio Rotelli ha pubblicato un articolo
intitolato " LA BUFALA DELLA CONVIVENZA "MORE UXORIO" dove illustra
erroneamente(così dice Doriano Galli) la convivenza more uxorio di Doriano
Galli.

L'Articolo di Gay News è stato trasmesso da NGL per via fax a Doriano Galli
(che non ha il computer ed internet quindi non poteva essere a conoscenza di
questa pubblicazione) affinchè potesse leggere e dare giustamente la sua
contro risposta.

Sono testuali parole di "DORIANO GALLI": La bufala è questo articolo che
riporta imprecisioni e mancanze.A questo punto è scontro legale. Sarà il
mio avvocato a rispondere parola su parola alla redazione di Gay news.

Per dovere di informazione c'è da dire che prima Stefano Bolognini poi
Franco Grillini in persona ha telefonato a Doriano Galli, direttamente dalla
Camera, furiosissimo per l'iniziativa che Doriano Galli svolgerà il 30
giugno, pregando di rinunciare. Doriano invece ha invitato Grillini a fare
da testimone.

Davanti a questo fatto, personalmente mi preme una riflessione: se Grillini
sa veramente che quella di Doriano Galli è una unione che non da diritti,
per quale motivo telefonare a Doriano così furiosamente e pregarlo di
rinunciare?Che interesse ha?

Il mistero s'infittisce.

Quello che posso dire come NGL è che come sempre continueremo a dare
l'informazione perchè è il compito che ci siamo assunti. Siamo anche noi
curiosi di vedere come va a finire.

Certo la nostra domanda è: Se Grillini dice che l'Unione di Doriano non da
dei diritti, ma allora come ha fatto Doriano ad ottenere tutti quei diritti
da lui citati e che dimostrò , con documentazione alla mano?

C'è anche da dire che tale documentazione fu anche prensentata nel 1993 su
un programma televisivo "LE PILLOLE DI GANIMEDE" che invitava personaggi gay
noti alla trasmissione. Doriano Galli partecipò in quella trasmissione
raccontando delle sue unioni e presentando per la prima volta tutta la
documentazione legale delle sue unioni e dei diritti ottenuti. Quindi
esiste già un fatto pubblico, una testimonianza che Doriano non si è
inventato nulla e per dimostrare quanto afferma ha comunicato che sta
duplicando la registrazione di quel programma per diffonderlo a chi lo
richiede.

C'è anche da dire che lo stesso Consoli cita Doriano sul libro Bandiera Gay
e certi suoi risultati ottenuti.
E possibile che pure Consoli si sia preso un abbaglio?

Come vedete la questione si fa sempre più interessante.C'è da parte di
qualcuno l'intenzione di stendere un veto su questa informazione e su questa
unione: non si vuole che i gay ne siano a conoscenza e si invia una
informazione deviata.

Ma ripeto: Doriano Galli afferma che l'intervento dell'Avvocato su Gay nesw
non serve a bloccare la sua iniziativa e la sua dimostrazione dei diritti
ottenuti.

C'è però da sottolineare che la Prestigiacomo che aveva un incontro con
Grillini, dopo aver ricevuto la documentazione di Galli, non si è fatta
vedere (affermando di essere ammalata, così dice Doriano) all'incontro con
Grillini e sembra che sarà presente invece al 30 giugno.

Come NGL siamo in attesa di ricevere , quanto prima, la comunicazione
dell'avvocato della LEGA PER I DIRITTI SESSUALI DELLA PERSONA di Doriano
Galli che smentisce l'intervento dell'avvocato che ha pubblicato
l'intervento su Gay News.

Doriano ha affermato che prima di diffondere pubblicamente sui quotidiani
l'intervento dell'Avvocato della LEGA PER I DIRITTI SESSUALI DELLA PERSONA
invierà la documentazione a NGL per prima.

Come NGL ringraziamo viamente Doriano Galli che ha scelto la nostra
Associazione per diffondere le sue informazioni.Per dovere di informazione
pubblicheremo e diffonderemo anche le risposte di Gay News se ce le
invieranno, questo perchè credo sia giusto che la comunità gay deve sapere
TUTTA l'informazione , sia da una parte che dall'altra.

Davide Santandrea
Presidente NGL









LEGA PER I DIRITTI SESSUALI DELLA PERSONA
ROMA, 27.6.2005   E.V.


COSA ABBIAMO FATTO E/O IMPARATO SI POSSA FARE CON LA CONVIVENZA “MORE UXORIO”.



Nel 1981, il 30 dicembre, con Patrizio Marceglia, ratificai la prima di tali convivenze legali. Eravamo dell’Ass.ne “Aurelio” del Fuori! di Roma; ci ha dato l’assistenza legale l’Avv. Simonetta Massaroni.

Abbiamo unificato i ns. “Stati di famiglia” ed avuto la gestione famigliare della trattoria in V.le delle Milizie 120, a Roma. Era ns affezionata cliente l’on. Daniela Valentini, allora Pres. Della XVII Circ.ne del Comune.
 

Ingenuamente, non pubblicizzammo subito l’atto e si scatenò la persecuzione.

Adele Faccio era il testimone che permise l’atto in maniera semplice ed il Giudice Cariti di Firenze (che incarcerò Adele Faccio per l’aborto) accusò Patrizio falsamente e fece in modo di condannarlo.


La convivenza, allora, è servita per andare ogni settimana a trovarlo in carcere, a nominare gli avvocati, tra cui il Sen. Saro Pettinato e, poi, grazie all’intervento dell’On.Luciano Violante (allora Sottosegretario alla Giustizia) ad averlo agli arresti domiciliari.


Anche Paolo Hutter mi ospitò a Radio Popolare di Milano.


Ultimo uso dell’atto di convivenza è stato quello di non incorrere nel reato di favoreggiamento, quando Patrizio terribilmente stressato per la persecuzione, evase. Non sono nemmeno stato interrogato: i carabinieri dissero che, ovviamente (visto l’atto!) era inutile. Erano passati 4 anni e mezzo.


Nel 1988, il 21 gennaio, ho ratificato la seconda convivenza, con Giuseppe Cavallo. Con lui abbiamo partecipato al bando per le case popolari per famiglie di nuova formazione, ma il sindaco Carraro, non potendo rifiutare la domanda, trovò il modo di non assegnare una casa popolare ad una famiglia frocia.


Vera Squarcialupi, frattanto aveva portato gli atti al Parlamento Europeo; da qui nasce la famosa “Risoluzione Roth”.


Con Pierina Camilli, nel 1989, ho fatto, invece, da testimone per due iscritti (era stata, intanto, fondata, nel 1986, la Lega per i Diritti Sessuali della Persona), che non vedo da alcuni anni.


In quegli stessi anni, patrocinando la richiesta di reversibilità di pensione di Marina Ruta, compagna di Edoardo Florio, abbiamo imparato che, se l’INPS nega la reversibilità, l’ENPALS la concede, ma con un atto vecchio di almeno due anni.


La Camera dei Deputati, poi, ha allargato le prestazioni sanitarie spettante ai coniugi, anche ai conviventi.


Ogni volta si è avuto, senza discussioni, dalla ASL il “medico di famiglia”.


Nel 1994, poiché, dopo cinque anni e mezzo, era finito il rapporto con Giuseppe Cavallo, ho avuto un’altra convivenza di circa tre mesi, che non val la pena di ricordare, per la persona che fu mio compagno.


Questa l’esperienza. Se ne deduce, che lungi dall’essere una “bufala” la convivenza “more uxorio” sarebbe da consigliare anche a tutti, se non altro per la semplicità di stipula e di recessione (divorzio).
Un saluto
Doriano Galli Segretario





Da:
"DGP ONLUS" <info@digayproject.org>[Aggiungi alla rubrica]
A:
antonio6212@supereva.it
Data:
Wed 29 Jun 2005 - 16:53
Oggetto:
Re: Convivenza more uxorio di Doriano Galli - siamo tutti invitati
    •  
Grazie mille per l'invito e auguri e complimenti!!
Purtroppo domani inauguriamo il Gay Village e siamo super incasinati,
purtroppo non ce la facciamo ad essere presenti.
Ancora auguri e complimenti per la battaglia civile che state portando
avanti
Danilo
Redazione sito Di' Gay Project Onlus                                        
DORIANO GALLI E CLAUDIO MORI
 

www.digayporject.org
info@digayproject.org



 


---Una premessa: questo pezzo è stato scritto, come sempre, con qualche giorno di anticipo, ma ve lo mando lo stesso nella sua stesura originale, pechè spero che sia di buon augurio, non solo a Doriano e Vittorio, ma a tutti quell** che hanno "intelletto d'amore".
Con questo spirito vi prego di leggerlo e di diffonderlo.




Doriano "SI SPOSA" con Vittorio il 30 giugno prossimo a Roma.
Sono davvero felice che almeno attraverso NGL, GayLib e alcuni giornalisti dell'area LGBT l'azione coraggiosa di "obbedienza civile" di Doriano Galli e Vittorio Dragone abbia la considerazione che merita.
Doriano non è nato ieri, come me del resto, e compirà la sua azione di "ubbidienza civile", non per smania di protagonismo, o alla ricerca di vantaggi economico-sociali particolari (come pure qualcuno ha avuto la sfrontatezza di insinuare) ma perchè crede fermamente che sia un suo dovere, oltre che diritto, comunque metterla in pratica, come atto d'amore.
Certo sarà senz'altro una vittoria importante per tutti, a cominciare dalla intera comunità LGBTQ italiana, se attraverso NGL, GayLib, le mailing list, il web ( anni fa non c'era, ahimé) sarà possibile coinvolgere la stampa di tutte le tendenze e i colori, per riuscire a per far conoscere, poter diffondere l'informazione sugli aspetti legali utili a tutti di questo atto: informazione censurata, anzi negata per anni dalla sinistra, come da tutti gli altri, radicali compresi, salvo alcuni, troppo pochi.
Meglio, per tutta la comunità LGBTQ varia e variegata, ma non solo: ogni cittadino per sentirsi tale non può prescindere dal conoscere le regole, le leggi; è indispensabile per decidere e per agire responsabilmente, e chi ha nascosto, scientemente, informazioni importanti, chi al loro posto fornisce da anni favole o peggio, si è caricato di una gravissima responsabilità politica, sociale ed etica, che inficia la sua credibilità e quella dei politici in generale.
Come è arcinoto non mi va più da anni di dover scegliere di "parteggiare" per l'uno o per l'altro gruppo iscrivendomi ad una o a un'altra associazione (sono antiproibizionista e basta) desidero solo liberamente cercare di riunire concorde-mente le stelle adella comunità tutta l'informazione (legale) di cui ero a conoscenza, suscitando quasi sempre incredulità, scetticismo (addirittura risate, recentemente in un seminario LGBTQ a Roma), quasi sempre un atteggiamento di sicumera degno di miglior causa.
Ma... anche la comunità LGBTQ è umana e perciò non immune da pregiudizi: chi ha una fede di qualunque genere, politico compreso, non gradisce dimostrazioni della vacuità delle sue "sacre " posizioni. Ciò che non conosce non esiste e pertanto si rifiuta anche di provare a controllare.
Così ho ripreso a parlarne in web e in pubblico dall'apparire del "problema Pacs", ma la questione nacque nell'ormai lontano 1976 e proprio all'interno del gruppo Fuori!/Roma. Tra l'altro inventammo allora, Claudio Mori ed io, il primo consultorio LGBTQ con tanto di esperti a disposizione -che adesso si chiamerebbe counseling- , che poi Doriano Galli (quando abbiamo chiuso per stress da superlavoro di volontariato vero) ha proseguito al FuoriAurelio.
Penso anche di aver citato fino allo spasimo a tutti, Santandrea e Grillini compresi, oltre che al Presidente Ciampi, l'art.3 e 27 della Costituzione, nonché gli articoli del codice civile sulla famiglia e sul matrimonio.
E Grillini ha pure tentato di spiegarmi che ci vuole proprio il Pacs, manca la legge "applicativa, per l'appunto il Pacs".
Ma perchè la Costituzione "non esiste" e il codice Civile "è pura fantasia" ?
Vogliamo scherzare?
Oltretutto il Pacs ( a cominciare dal progetto Grillini-DS) sancirebbe proprio la disuguaglianza tra cittadini in base al "con chi" vogliono metter su famiglia"!
Assolutamente improponibile in un paese civile.





Ma testardamente continuo ad insistere, non credo che smetterò con buona pace di Arcigay e compagni, finchè non avremo raggiunto l'obbiettivo di "fare una famiglia" con chi vorremo farlo, con tutte le tutele legali, già riconosciute dalla legge, per tutti, uguali a quelle degli altri, omosessuali e trans compresi e finchè tutti non ne saranno al corrente.
Da tutto ciò che ho scritto e detto al riguardo in questi anni non può non risultare evidente che volevo rendere impossibile per chiunque non fosse in malafede non evincere che la "questione Pacs", ovvero "matrimonio gay", cavallo di battaglia politica di Arcigay, Grillini&Affini, è una questione squisitamente capziosa.
Essa serve cioè a creare un obbiettivo "bello e impossibile" su cui far confluire ( leggi attrarre) le forze ( nel caso quelle LGBTQ ) che rivendicano il rispetto di diritti civili, specie nell'area della sinistra, ma assolutamente falso, o meglio vano perchè già in possesso di chi lo persegue, per controllare e usare (anche a scopo elettorale o peggio di lucro) le potenzialità politiche del popolo omosex insomma.
Un falso obbiettivo, insomma, psicologicamente attraente, ma che dimostra a mio avviso la scarsa considerazione umana in cui si tiene il cittadino LGBTQ, che si considera massa da usare, ancorchè "diversa". Come le donne del resto.
Un tipo di strategia "politica" molto in voga da sempre in Italia, in varie aree di colori diversi, e premiata da molti successi elettorali di cosiddetto "centro-sinistra"; frutto probabilmente delle sottigliezze dottrinarie anni '60 di cui si sono nutriti i rampolli della intellighenzia politica nostrana nelle scuole e collegi dei gesuiti oltre che di partito, ha prodotto brillanti carriere (politiche, mei media e nei grandi enti pubblici) che fruttificano tuttora rigogliosamente.
Come funziona? semplice: si catalizza l'attenzione ( e qui il controllo e la connivenza dei media sono fondamentali) su un "bisogno" (anche in-civile ma possibilmente ad effetto) "sentito" da una bella fetta della popolazione, poi si inserisce come "obbiettivo politico" nel programma del partito la "legge per risolvere il medesimo", su cui chiedere voti. Si costruisce l'"oggetto del desiderio" e su quello il consenso.... e poi la legge "ad hoc" !
A voti ottenuti, la legge viene sì presentata, ma l'iter parlamentare è così lungo, l'opposizione la contesta e ne blocca il percorso, non si riesce ad approvarla nella legislatura, slitta alla successiva, tra emendamenti, revisioni, finanziamento, costituzionalità, eccetera, diventa ben prima che venga promulgata tutt'altra da quella che avrebbe potuto celermente risolvere il "bisogno" di quelli che hanno votato il partito o il gruppo politico che aveva promesso di farlo.
Cito ad esempio la Legge 194: laddove bastava semplicemente depenalizzare lture pubbliche...

Nel caso del "matrimonio gay" la legge c'è già, incredibile... e basta esigere che venga applicata, "senza se e senza ma".


Pertanto sono assolutamente convinta del fatto che nessun Pacs, manco un pateracchio tra le varie proposte delle diverse parti politiche, verrà approvato a breve, tantomeno quello Grillini, e non perchè il governo e la maggioranza e il vaticano e Benito16 sono contrari, ma solo perchè è assolutamente inutile: c'è già, da un pezzo, basta solo usarlo, se si vuole.
Doriano e Vittorio il 30 giugno prossimo venturo,alle ore 9, a Roma in via Lepanto 4, renderanno pubblica la loro unione d'affetti " secondo il costume degli sposi" .
Dimostreranno a tutti coloro che vorranno esserci che la legge per "fare famiglia" c'è già, funziona, e chiunque può usarla.
Auguri e felicitazioni ad entrambi e a tutta la comunità varia e variegata.
Che sappia presto raccoglierne l'esempio !

Naturalmente queste parole volevano e vogliono essere un omaggio alla fierezza e al coraggio di vecchi e cari amici, compagni di molte lotte, che così pretendono di affermare, rendere vivi, quei principi di uguaglianza per cui ci battiamo su molti fronti da ormai quasi quarant'anni...

Ma il lieto fine ancora non c'è...
Basta un funzionario che oggi, 30 giugno 2005, si rifiuta di applicare la legge e fa a modo suo "obiezione di coscienza" : il "matrimonio, quel matrimonio, non s'ha da fare !"
Naturalmente la questione non finisce qui. Vi terremo informati.

      Alba Montori giugno 2005


 


Corriere della Sera

La Lega dei diritti omosessuali minaccia una denuncia

«Coppia gay? Non ratifico la convivenza»

Cancelliera dice no al rapporto more uxorio


Per festeggiare aveva preparato un dolce di ricotta e due pizze salate. E anche se in tribunale gli ha negato la registrazione della convivenza, il party si è tenuto lo stesso. Ma Doriano Galli, socio fondatore e segretario della Lega per i diritti sessuali della persona, non nasconde il malumore: «Sono furibondo», ammette prima di lasciare il palazzo di giustizia per la sede dell' associazione, sulla Boccea. Chissà se le torte saranno state una consolazione.Ore 9, via Lepanto, ufficio atti notori. Galli, 53 anni, è qui per ratificare il suo rapporto con Vittorio Dragone, iniziato il 1° luglio di due anni fa. Altre tre volte, a cominciare dal 1981, il segretario della Lega ha scelto questa strada per rendere «ufficiale» la sua convivenza. Non è un matrimonio, ma è pur sempre un pezzo di carta. Stavolta però, proprio nel giorno in cui la Spagna dà il via libera alle nozze gay, il tribunale nega la registrazione: il cancelliere, Giovanna Dionette, rifuta di firmare e timbrare l' atto notorio in cui Galli dichiara di convivere con Dragone («Che vorrei sposare», dice), ieri assente per motivi di famiglia. Il breve faccia a faccia tra il funzionario del tribunale e i soci della Lega (Galli è accompagnato dai due testimoni e dal tesoriere dell' associazione, Vera Nicotra) sembra piuttosto tempestoso. La discussione è accesa, la porta chiusa non è una barriera sufficiente. Gli omosessuali provano a convincere il cancelliere, sostengono che non può rifiutare di sottoscrivere un atto notorio, sottolineano che nelle precedenti occasioni la convivenza è sempre stata registrata. Non c' è nulla da fare: l' esile dottoressa Dionette è irremovibile. Dopo una mezz' ora, la Lega getta la spugna. La sconfitta non era prevista, ma l' ostacolo si è rivelato insormontabile. «Il cancelliere - spiega Galli - afferma che il rapporto more uxorio è da intendere fra uomo e donna. E le decisioni del passato non le interessano». Invece per gli omosessuali le ratifiche ottenute negli scorsi decenni sono un punto di forza. Il presidente dell' associazione le mostra una a una: oltre all' atto notorio del 30 dicembre 1981, sbiadito dal (quasi) quarto di secolo passato da allora, ci sono le registrazioni del 21 gennaio 1988 e del ' 94. «Ogni volta - sottolinea Galli - abbiamo avuto dalle Asl, senza discussioni, il medico di famiglia». Nella prima convivenza, con Patrizio Marseglia, la ratifica del rapporto «è servita per andare ogni settimana a trovarlo in carcere, per nominare gli avvocati, per averlo agli arresti domiciliari e per non incorrere nel reato di favoreggiamento quando, terribilmente stressato per la persecuzione, evase». Poi c' è stato Giuseppe Cavallo, con il quale, racconta il segretario della Lega, «abbiamo partecipato al bando del Comune per le case popolari per famiglie di nuova formazione». Ora Galli promette battaglia (denunce alla procura della Repubblica per abuso d' ufficio e alla Corte europea dei diritti dell' uomo) e avanza un sospetto: «Credo che il cancelliere abbia ricevuto un input dall' alto». «Io?» si meraviglia Dionette, quasi divertita dall' ipotesi che qualcuno abbia fatto pressioni. Il funzionario non vuole commentare la decisione presa, ma a sostegno della sua tesi si schiera il capogruppo di An alla Provincia, Piergiorgio Benvenuti: «Sì, la formula more uxorio è da riferire alla convivenza tra uomo e donna. Ognuno è libero di seguire le proprie attitudini sessuali, ma determinati diritti devono riguardare la famiglia tradizionale». Lavinia Di Gianvito

Di Gianvito Lavinia  1 luglio 2005
 
 

 



 
 



Da Doriano ricevo con preghiera di divulgazione
Antonio Di Giacomo


Procura della Repubblica
Presso il Tribunale Penale di Roma
Atto di denuncia - Querela

Il Sottoscritto Doriano Galli nato a Roma il 20.03.1952, in proprio
e nella sua qualità di segretario della Lega per i diritti sessuali
della persona, residente in Roma, dom.to ex lege in Roma via
Giuseppe Palumbo, 12 presso lo studio dell'avvocato Antonia Di
Maggio che nomino difensore con espressa delega al deposito del
presente atto:
Premesso
In data 30.06.2005 mi sono recato, unitamente ai sigg.ri Claudio
Mori, Vinicio Diamanti, Vera Nicotra, Antonio Di Giacomo, Franco Di
Matteo (che indico sin d'ora quali testi), presso l'ufficio "Atti
Notori" sito in Via Lepanto,4 nella sede del Tribunale Civile di
Roma, al fine di ratificare un atto di convivenza con il signor
Dragone Vittorio, a mezzo di dichiarazione sostitutiva dell'atto di
notorietà ex art.21 e 47 DPR 445/2000.
Presente la cancelliera, sig.ra Giovanna Dionette, la quale
constatato che si trattava di una dichiarazione di convivenza "more
uxorio" o meglio "secondo il costume degli sposi" con PERSONA di
pari genere sessuale, si è rifiutata di ratificare la dichiarazione
sostitutiva dell'atto di notorietà, adducendo come motivazione
ostativa che la convivenza  - secondo il costume degli sposi o more
uxorio - può essere oggetto di dichiarazione solo se i soggetti
interessati appartengono a genere sessuale distinto.



Poichè nella mia vita l'esperienza della dichiarazione di convivenza
era ormai divenuta prassi consolidata, utile, a volte assolutamente
necessaria ed imprescindibile,senza che abbia mai trovato ostacoli
insormontabili, come le precedenti occasioni avevo organizzato anche
un piccolo rinfresco e invitato alla ratifica dell'atto intimi amici.

Preciso infatti che in data 30.12.1981 ratificai la mia prima
dichiarazione di convivenza con Patrizio Marseglia. Ciò ci ha
consentito di unificare i nostri "Stati di famiglia" e gestire "a
conduzione familiare" una trattoria. In seguito il mio compagno subì
una carcerazione, e la ratifica dell'atto di convivenza si rivelò
utile per i colloqui in carcere, per la nomina del difensore e per
la concessione della detenzione domiciliare, oltre e non ultimo per
la scelta del comune medico di famiglia.
In data 21.01.1988 ratificai la mia seconda convivenza con Giuseppe
Cavallo. In quella circostanza, oltre la comune ordinaria utilità,
l'atto di convivenza ci consentì la partecipazione al bando per le
case popolari.
Nel 1985 unitamente a Pierina Camilli sono stato testimone di
ratifiche di convivenza per due persone di identica appartenenza di
genere.
Alla luce delle pregresse esperienze, il rifiuto e l'omissione della
cancelliera Dionette, mi è parsa non solo anacronistica e dettata da
convinzioni assolutamente personalistiche di giudizi - pregiudizi -,
ma anche fortemente in contrasto con lo stato di diritto.
La funzione del cancelliere, nella ratifica della dichiarazione
dell'atto sostitutivo di notorietà è SOLO ED ESCLUSIVAMENTE di
verificare l'esatta identità del dichiarante e dei testimoni, e
attestare che la dichiarazione di veridicità di quanto dichiarato
viene confermata alla sua presenza, liberamente.
Non compete e non può competere al cancelliere interferire con il
testo della dichiarazione,né ha poteri "investigativi" in merito.
Inoltre, fermo restando che due persone abitano (convivono) nel
medesimo domicilio (cosa non contraria alla legge né all'ordine
pubblico) ed in detto domicilio si comportano come da "costume in
uso agli sposi" (in termini espliciti consumano rapporti sessuali -
anche questo non contrario all'ordine pubblico e/o alla legge) è
fatto che non è oggetto di valutazione da parte della cancelliera.
Tanto premesso e considerato il sottoscritto Doriano Galli in
proprio e nella sua qualità di segretario della "lega per i diritti
sessuali della persona",


Propone formale denuncia querela
Nei confronti della signora Giovanna Dionette, cencelliera in
servizio il 30.06.2005 presso l'ufficio "Atti Notori" presso il
Tribunale Civile di Roma, per il reato omissione di atto dovuto,
abuso di potere e quanto altro la S.V. vorrà ravvisare dai fatti
suindicati. Dichiaro sin d'ora di non prestare consenso alla
emissione del Decreto penale di condanna e mi riservo la
costituzione come parte civile per il risarcimento dei danni subiti
in proprio e per i danni diretti subiti dall'associazione che
rappresento.
Chiedo di essere avvisato ex art 408 e segg.ti c.p.p. in caso di
richiesta di archiviazione del procedimento.
Delego l'avvocato Antonia Di Maggio al deposito della presente
presso il R.G. notizie di reato.
Con riserva di presentare i documenti.
Roma, 04.07.2005
Doriano Galli


 
 

Contributo pubblicato nelle pagine del nostro sito.
GRAZIE!

Mauro Cioffari
GayRoma.it - movimento dei forum sociali
Piazza Belli 9e 00153 Roma
maurocioffari@gayroma.it
www.gayroma.it
cell.
347 4502150

----- Original Message -----
From: <antonio6212@supereva.it>
To: <maurocioffari@gayroma.it>
Sent: Tuesday, July 05, 2005 11:24 PM
Subject: mozzarelle di bufala?
Si, grazie.
 
 
 di Franco Di Matteo



> Doriano Galli fondatore della Lega per i diritti sessuali della persona, è
dal 1981 che sfida burocrazia e istituzioni, riuscendo a legalizzare le sue
convivenze con i suoi partners.
> I suoi atti di convivenza, ratificati da tribunali e magistratura, sono
stati quattro ed hanno avuto tutti i matrinage di una onorevole del partito
radicale, Adele Faccio, e dell'avvocato matrimonialista Simonetta Massaroni,
come si può vedere nel documento filmato della trasmissione Le pillole di
Ganimede, del giornalista Stefano Campagna.
> Ma quello che nei tempi andati è stato possibile per ben quattro volte,non
si è potuto fare il 30 giugno, quando al tribunale civile di Roma, la
cancelliera Giovanna Dionette, si è rifiutata di fare un banale atto
notorio: ciò che ha provocato il rifiuto della Dionette, è stata la parola
more uxorio, che secondo la Dionette non è concepibile che venga usata tra
due uomini.
> Questa cancelliera, proprio il giorno che la Spagna ha visto andare in
porto un importante fattore di diritto, ha ritenuto opportuno far prevalere
la sua opinione in merito, e il giorno dopo, il Corriere della Sera,
pubblicava un articolo,in cui, un politico di A.N. con le sue dichiarazioni
dava manforte alla Dionette.
> E' vero che nella storia le mille varianti antropologiche di unione, hanno
sempre avuto l'uomo e la donna come soggetti, ma è pur vero che cose
inammissibili oggi, sono state normali in altre epoche; tanto per rimanere
in Europa, basterebbe pensare ai papi o ai regnanti eletti a 9/10 anni, o
alla Crociata dei Bambini in cui migliaia di bambini, per liberare i luoghi
santi dagli infedeli, morirono, o furono fatti schiavi dai mori, con il
pieno consenso di genitori e autorità.
> Per questo, la Dionette, è stata denunciata da Doriano Galli, anche alla
corte di Strasburgo.
> Certo, da noi un Buttiglione viene premiato con il Ministero della
Cultura, e Pera, e Casini, non si fanno scrupolo di andare a rompere le uova
nei panieri altrui, quindi per la Dionette, si può certamente ipotizzare una
carica, un ministero, un posto in parlamento, tanto si è capito che
denigrando noi froci, è automatico guadagnarsi galloni a josa. Ma Doriano
Galli, ha espresso una perplessità in merito; e se fosse stato qualche
altro, a storcere il naso? Perchè Grillini non ha espresso solidarietà a
Doriano, anzi ha fatto fare un altolà da un avvocato definendo i tentativi
di Galli, (ovviamente senza nominarlo) delle bufale? Ma allora, i politici
di A.N. sono davvero così tanto sciocchi?
 








DORIANO GALLI, PIONIERE DELLE UNIONI CIVILI OMOSESSUALI


                                  di Franco Di Matteo

 

 

Che un diritto rimanga sulla carta è inconcepibile; eppure la compagine politica di centro-sinistra a cui appartiene l’onorevole Grillini, ha il vizietto di estorcere la fiducia agli elettori promettendo diritti che poi rimangono pura astrazione ma danno a chi li promulga la possibilità di farsi belli.

Al riguardo, Roma detiene la palma della malafede; la legge 328 sulle politiche sociale del gennaio 2000, emanata come coronamento del governo d’Alema, e detta “legge Turco” dalla allora ministra della Solidarietà Sociale Livia Turco che la emanò nel 2000, è finita nelle sgrinfie dell’assessora del partito della Margherita Raffaella Milano, che ovviamente si guarda bene dall’applicarla, optando per dei pietistici surrogati, vedi il cosiddetto “privato sociale” carrozzone clientelare di ambito cattolico, che consentono al politico di sinistra di turno, in questo caso Walter Veltroni, di accaparrarsi la poltrona, in barba al suo originale elettore, abbindolato con la promessa di garanzie di diritto, che poi, una volta ottenuto il voto, viene sistematicamente escluso, tanto di “fasce deboli”, alle quali estorcere in futuro un voto con il miraggio del diritto, se ne troveranno sempre. Ed è questa la vergognosa ‘cultura’ che muove le scelte dell’onorevole Franco Grillini, il quale, continua a promettere ai suoi elettori diritti che rimangono sulla carta.

La riprova la si è avuta qualche settimana fa, quando il Messaggero ha pubblicato l’annuncio che Doriano Galli, il 30 giugno, avrebbe richiesto al Tribunale civile di Roma un atto notarile di convivenza, avvalendosi di una legge in vigore dal 1937, di cui ha usufruito già nel lontano 1981. La cosa non è andata giù all’onorevole Grillini, che in un comunicato ha definito, tramite un legale, l’iniziativa di Doriano Galli ‘una bufala’.

Il giorno trenta, l’atto non è stato ratificato per l’opposizione della cancelliera Dionette, che ha asserito che la convivenza ‘more uxorio’ tra persone dello stesso sesso, lei non poteva accettarla.

Il primo luglio il Corriere della Sera pubblica l’articolo nel quale il reato di omissione d’atti d’ufficio della Dionette, veniva avallato dall’esponente di Alleanza Nazionale che ha grottescamente confuso delle presunte ‘nozze gay’ con un semplice atto notorio. Questi due personaggi, non volendo, hanno avvalorato la congruenza legale dell’atto di Doriano Galli, che perciò risulta tutt’altro che una bufala.

Sarebbe stato auspicabile, che almeno in questo frangente l’onorevole Grillini avesse espresso solidarietà a Doriano Galli, invece niente, grandi esaltazioni per Zapatero, ma in Italia, la legge che dovrebbe vedere la luce tramite il prossimo cartello elettorale Prodi-Fassino, deve avere un determinato marchio, e non ci si fa sfiorare dall’idea che la politica delle promesse e delle infingardaggini è finita.

I diritti, tra l’altro, al di là della legge del \1937, esistono di già, e sono quelli della Costituzione, ma qui si vuole ancora una volta ricreare il solluchero della promessa, altrimenti, i D.S., a cosa stanno a fare?

Luglio 2005

 




 
 
IL SILENZIO DI TITTI DE SIMONE E DI PAOLO CENTO CHE NON SI SONO DEGNATI DI RISPONDERE ALLE MIE LETTERE


DORIANO GALLI 2005
 

                                                              
-----Messaggio Originale-----
Da: antonio6212@supereva.it
A: cento_p@camera.it
Data invio: Fri Jul 8 14:55:11 2005
Oggetto: Fw: aiutiamo DORIANO GALLI


Caro Onorevole Cento,




Le porto a conoscenza di un triste episodio di intolleranza e discriminazione occorso nei giorni scorsi ad uno dei decani della nostra comunità di Roma, Doriano Galli, fondatore e segretario della lega per i diritti sessuali della persona costituita nel 1986.
Come ha già sinteticamente riportato Franco Di Matteo su gayroma.it a cui la rimando per avere ulteriori ragguagli sulla vicenda, a Doriano Galli il 30 giugno scorso è stato negato da una cancelliera del Tribunale Civile di Roma, la dott.ssa Giovanna Dionette, il diritto di ratificare la sua convivenza more uxorio col compagno Vittorio Dragone con il quale convive dal 2003.
Ero presente ai fatti in questione e sarò fiero di testimoniare in tribunale contro questa persona che con molta disinvoltura e praticando un vero e proprio abuso d'ufficio scambiato evidentemente per un'improbabile e disinvolta obiezione di coscienza , si è rivolta ai convenuti esclamando: " non mi interessa quello che hanno fatto i miei predecessori negli anni passati, per me la convivenza more uxorio è soltanto quella fra un uomo e una donna!".

Ora, si può condividere o meno questa battaglia che comunque da oltre 20 anni Doriano Galli sta portando avanti da SOLO sulle convivenze more uxorio per il bene non solo personale ma di tutti gli omosessuali del nostro Paese, tanto da essere considerato oramai il padre dei pacs italiani. Resta però innegabile ed incontrovertibile che il comportamento del funzionario statale Dionette abbia travalicato le sue competenze tanto da interferire con il testo della dichiarazione oggetto del contendere.
Infatti la FUNZIONE del cancelliere - come c'ha sempre ricordato la grande e compianta cassazionista e amica della nostra comunità, l'avvocata Simonetta Massaroni, alla quale la manifestazione era dedicata - nella ratifica della dichiarazione dell'atto sostitutivo di notorietà è SOLO ED ESCLUSIVAMENTE quella di verificare l'esatta identità del dichiarante e dei testimoni, e attestare che la dichiarazione di veridicità di quanto dichiarato viene confermata alla sua presenza, liberamente.

Alla luce di quanto su esposto La invito ad attivarsi con tutti i mezzi legislativi che ha a disposizione, affinchè venga riaffermato il diritto su questa vicenda, diritto così platealmente calpestato.
Restando in attesa di un Suo riscontro Le invio i più cordiali saluti.
Antonio Di Giacomo





Roma, 8.7.2005   E.V.



GAY PRIDE?  NO GRAZIE!

Tanto tempo è passato, da quando noi del F.U.O.R.I. organizzavamo manifestazioni, per ottenere dignità. In giacca e cravatta, ma decisi e orgogliosi di essere omosessuali, con tenacia abbiamo ottenuto che si allentasse la morsa del pregiudizio e dell’emarginazione.

Abbiamo ottenuto di poter legittimamente convivere “more uxorio”, con tutti i diritti derivanti; ed “esportando”, grazie a Vera Squarcialupi, a Strasburgo, la nostra conquista, abbiamo dato all’Europa la “Risoluzione Roth”.
DORIANO GALLI SULLA DESTRA E AL CENTRO
VINICIO DIAMANTI
 


Dall’O.M.S. abbiamo ottenuto la dignità di non poter essere più tacciati di malattia mentale, ma di essere persone che amano in modo differente.


Credevamo – poveri illusi -  che avrebbero continuato a cercare diritti, dignità, uguaglianza. Invece cosa ci ritroviamo? Gente che  fa “politica”, dice di voler proseguire la nostra via, ma, in realtà, sa solo gestire locali-ghetto all’americana, rivolti principalmente a maschi, con cui guadagna cifre astronomiche, sfruttando i vizi ed alimentandoli. E chiama questo “conquista”.


Una volta l’anno, poi, la stessa gente organizza sempre su modello americano – una sorta di sfilata carnevalesca, riproducente soprattutto l’immaginario eterosessuale degli omosessuali, condita di slogan obsoleti o inattuabili.


Orribili pensieri ispira questo scenario. Infatti parrebbe sia posto in atto un disegno realmente pervertito – probabilmente con la connivenza delle stesse Autorità – per far auto-rinchiudere gli omosessuali nei ghetti, ancor più emarginati di prima e sfruttati. Lontano dagli occhi della gente. Occorre, quindi, al più presto abbandonare un modo di vivere notturno e nascosto; abbandonare i modelli americani che vogliono cucirci addosso, le idee di adozioni improponibili, e recuperare la nostra capacità pedagogica cha abbiamo fin dai tempi di Socrate.


Non ingrassiamo i gestori di locali-ghetto; adottiamo figli “a distanza”; viviamo il nostro amore alla luce del sole e dimostriamo che siamo solo persone tra la gente!


DORIANO GALLI
SEGRETARIO DELLA LEGA PER I DIRITTI DELLA PERSONA


A DIFESA  DELLE LIBERTA’ INDIVIDUALI

 

Cara compagna De Simone,

Ti  porto nuovamente  a conoscenza di un triste episodio di intolleranza e discriminazione occorso nei giorni scorsi ad uno dei decani della  comunità  gay di Roma, Doriano Galli, fondatore e segretario della lega per i diritti sessuali della persona , associazione culturale costituitasi  nel 1986.
Come ha già sinteticamente riportato Franco Di Matteo su gayroma.it a cui  ti  rimando per avere ulteriori ragguagli sulla vicenda, a Doriano Galli il 30 giugno scorso è stato negato da una cancelliera del Tribunale Civile di Roma, la dott.ssa Giovanna Dionette, il diritto di ratificare la sua convivenza more uxorio col compagno Vittorio Dragone con il quale convive dal 2003.
Ero presente ai fatti in questione e sarò fiero di testimoniare in tribunale contro questa persona che con molta disinvoltura e praticando un vera e propria omissione  e abuso d’ufficio, si è rivolta ai convenuti esclamando: " non mi interessa quello che hanno fatto i miei predecessori negli anni passati, per me la convivenza more uxorio è soltanto quella fra un uomo e una donna!".
Ora, si possono  condividere  o meno  gli intenti di  questa battaglia che comunque da oltre 20 anni Doriano Galli sta portando avanti  sulle convivenze more uxorio per il bene non solo personale ma di tutti i conviventi -  omosessuali  ed eterosessuali del nostro Paese -  tanto da essere considerato oramai il padre dei pacs italiani . Ma certamente non si può condividere  il comportamento arbitrario  del funzionario statale Dionette che ha travalicato   le sue competenze.
Infatti la FUNZIONE del cancelliere - come c'ha sempre ricordato la grande e compianta cassazionista  l'avvocata Simonetta Massaroni,  - nella ratifica della dichiarazione dell'atto sostitutivo di notorietà è SOLO ED ESCLUSIVAMENTE quella di verificare l'esatta identità del dichiarante e dei testimoni, e attestare che la dichiarazione di veridicità di quanto dichiarato viene confermata alla sua presenza, liberamente.

Alla luce di quanto su esposto ti  invito - come omosessuale ed elettore da sempre del PRC - , di attivarti con tutti i mezzi legislativi che hai a disposizione, affinchè venga riaffermato il diritto su questa vicenda, diritto così platealmente calpestato.

Doriano Galli ha prodotto regolare denuncia presso il Tribunale di Roma  contro la cancelliera Dionette per abuso ed omissione d’atti ufficio e pochi giorni fa ha scritto  anche al Presidente della Repubblica .

In attesa di un tuo riscontro ti invio gli auguri di un sempre e  più proficuo lavoro.
Cordiali saluti
Antonio Di Giacomo



 

LEGA PER I DIRITTI SESSUALI DELLA PERSONA

 

LETTERA APERTA

ALL’ON. CARLO AZEGLIO CIAMPI

PRES.DELLA REPUBBLICA

PRESIDENTE CSM


ALL’ON.VIRGINIO ROGNONI

VICE.PRES. DEL CSM
 

AL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE CIVILE DI ROMA
 

SIGNORI PRESIDENTI,

IL DINIEGO A RATIFICARE, CON ATTO NOTORIO, LA CONVIVENZA “MORE UXORIO”,TRA IL SOTTOSCRITTO E VITTORIO DRAGONE, DA PARTE DELLA CANCELLIERA GIOVANNA DIONETTE (CHE PURE AVEVA PRESO VISIONE DELL’ATTO COSTITUTIVO STILATO C/O IL XVIII MUNICIPIO POCHI GIORNI PRIMA), PUR SEMBRANDO ESSERE UN’INEZIA; UNO DEGLI INNUMEREVOLI ATTI PREGIUDIZIEVOLI, DI ULTERIORE EMARGINAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI /LLE  OMOSESSUALI, E’, INVECE, UN ATTO GRAVISSIMO, CONTRO LA CULTURA DEL DIRITTO E CONTRO LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA.

INFATTI:

-          LA SIGNORA GIOVANNA DIONETTE HA TOTALMENTE TRAVALICATO IL PROPRIO UFFICIO, SOLO PER PROPRIA PERSONALISSIMA VOLONTA’;

-          COSI’ FACENDO HA PERMESSO DI PENSARE CHE LA LEGGE POSSA ESSERE INTERPRETATA ED APPLICATA SECONDO VOLONTA’ PERSONALISTICHE;

-          AFFERMANDO CHE NON VOLEVA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE CHE TALE ATTO E’ IN USO FIN DAL LONTANO 1981, HA PURE MESSO IN DISCUSSIONE LA GIURISPRUDENZA;

-           SOSTENENDO  CHE LA LEGGE IMPONE DIFFERENZA SESSUALE PER TALE ATTO, OLTRE A FAR SFOGGIO DI SOMMA INCOMPETENZA, HA CALPESTATO L’ART.3 DELLA COSTITUZIONE, CHE IMPONE LA NON DISCRIMINAZIONE DEI CITTADINI, A CAUSA DEL PROPRIO SESSO;

POICHE’:

PROPRIO L’ATTO DI CONVIVENZA DEL 1981, PORTATO A STRASBURGO DALL’ON.VERA SQUARCIALUPI, HA PROVOCATO LA FAMOSA “RISOLUZIONE ROTH”, E ,QUINDI, LA RIFORMA DI ZAPATERO IN SPAGNA;

TALE SITUAZIONE PONE LA NOSTRA ITALIA, DALLA CONDIZIONE REALE DI “FARO DEL DIRITTO”, IN TUTTI I CAMPI, AD UNA CONDIZIONE FITTIZIA, DI FANALINO DI CODA IN EUROPA;

SICCOME:

-          LA SITUAZIONE DETERMINATA DAL PREGIUDIZIO DI UN CANCELLIERE – TENUTO, PER LEGGE, SOLO A VERIFICARE CHE I TESTI SIANO LIBERI NEL LORO INTERVENTO – E’ GRAVE SUL PIANO POLITICO;

-          E’ INACCETTABILE A LIVELLO COSTITUZIONALE;

-          VA ASSOLUTAMENTE CONTRO CORRENTE RISPETTO ALLA COSTITUZIONE EUROPEA, GIA’ RATIFICA ALL’ITALIA;

-          MINA E METTE IN PERICOLOSA DISCUSSIONE LA STESSA CREDIBILITA’ DEI TRIBUNALI; 

SICCOME ANCORA:

-          A LIVELLO PERSONALE CREA GRAVI ULTERIORI HANDICAP AL SOTTOSCRITTO, INVALIDO CIVILE GRAVE; INFATTI VANIFICA – NEL PUBBLICO – QUELLA MUTUA ASSISTENZA, CHE E’ BASE DEL CONTRATTO MATRIMONIALE E, QUINDI, DELLA CONVIVENZA ‘MORE UXORIO’.

IL SOTTOSCRITTO CHIEDE A VOI, SIGNORI PRESIDENTI, UN INTERVENTO DECISO E RAPIDO, CHE PORTI ALLA STESURA DELL’ATTO IN QUESTIONE, IN TEMPI RAPIDISSIMI

NELLA CERTEZZA DEL DIRITTO 

DORIANO GALLI 

SEGRETARIO

ROMA, 17.07.2005   E.V.

         
                                                1999

TRATTO DA BANDIERA GAY

Il movimento gay in Italia dalle origini al 2000 attraverso l’Archivio Massimo Consoli

Edizioni Libreria Croce 1999



1981



28 dicembre

 

Doriano Galli, uno dei più anziani militanti del movimento italiano, riesce a farsi approvare la prima convivenza legale del nostro Paese con Patrizio Marseglia. Contemporaneamente otterrà il primo stato di famiglia tra due uomini conviventi “more uxorio”, in base alle legge 182, art.8 del 23 marzo 1956, con il godimento di tutti i diritti legali derivanti da tale situazione giuridica.

Nella sua battaglia, Galli, viene aiutato dall’avv.to Simonetta Massaroni, dall’on. Adele Faccio (Radicale) e dal sindaco di Roma, Ugo Vetere.

 

1988


21 gennaio

 

Dopo essersi separato dal primo partner, Doriano Galli “contrae nuova convivenza legale” con Pino Cavallo. Il caso è clamoroso perché dimostra che  “mentre i vari movimenti gay italiani si accaniscono per avere una legge sulle convivenze civili, questa legge già c’è: basta chiedere che venga applicata”. Galli lo chiede, ed il cancelliere della Pretura di Roma riconosce la sua convivenza “more uxorio” con Cavallo ed il 28 maggio successivo il Comune di Roma accetta la sua “domanda di partecipazione al Bando per la categoria Famiglie di Nuova Formazione..per l’assegnazione ad equo canone ed a canone sociale di alloggi comunali”.

 


 
 

                                            1994 
 
DORIANO GALLI, OSPITE ALLE  Pillole di Ganimede DI STEFANO CAMPAGNA, PARLA DELLE SUE CONVIVENZE 'MORE UXORIO' ( CON TANTO DI DOCUMENTAZIONE ESIBITA) AVUTE NEL 1981 E NEL 1988  
 
 




 
OMOSESSUALI: UN PROGRAMMA SU COME CONTRARRE MATRIMONIO

Roma, 25 lug. 1994 (Adnkronos) -Matrimonio gay: istruzioni per l'uso. E' uno dei temi che affrontera' domani sera la penultima puntata del programma di Teleregione: 'Le pillole di Ganimede-Gay-TV'. Verranno mostrati in diretta i documenti per contrarre matrimonio e sara' spiegato l'iter necessario per trasformare una coppia di fatto in una coppia di diritto. In studio ci saranno Doriano Galli, il primo 'sposo' gay della capitale, l'avvocato Simonetta Massaroni e l'ex deputato parlamentare Adele Faccio.
Stefano Campagna, ideatore e conduttore del programma, mostrera' a tutti, omosessuali ed eterosessuali, come indossare un profilattico, essendo risultato da un sondaggio che non tutti sanno utilizzare correttamente il 'prezioso salvavita'.
Lo sterminio di un milione di omosessuali nei campi di concentramento nazisti sara' invece l'argomento dell'ultima puntata che andra' in onda venerdi', una lettura della sofferenza delle vittime non solo degli aguzzini nazisti, ma anche degli stessi prigionieri che ne condividevano gli stessi pregiudizi.

 
 

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