venerdì 25 dicembre 2015

ANZIANI E OMOSESSUALITA'



 
                                    1997
 

 

A cura dell’istituto GAY COUNSELING

(collaborazione dr. Maria Faccini)

 

I cambiamenti della fisiologia sessuale comportano spesso per gli anziani una

 modifica delle loro relazioni interpersonali e dell’attività sociale. Alcuni anziani

 possono reagire al declino della reattività sessuale con la cosiddetta “ andropausa”,

 spesso caratterizzata da irritabilità, depressione e da un progressivo sganciamento

dall’attività sessuale. Altri possono impegnarsi nella ricerca di partners più giovani

e sempre diversi, trascurando quello attuale, in modo da ottenere stimoli erotici che

 richiamino e ricordino l’intensità sessuale della gioventù. Gli uomini che affrontano

 il problema in modo più adeguato possono, invece, compensare le variazioni della

sessualità con un approfondimento della comunicazione e della conoscenza del proprio

 partner, ed ottenere così una maggiore sintonia. Nelle donne è spesso molto viva la

vergogna per il proprio corpo. Possono essere molto sensibili alla perdita di attrazione

fisica sul partner e soffrire della sua distanza. Se non cadono nella rassegnazione o nella depressione, possono cercare una compensazione nel benessere, in una vita piena di

comforts e nel quieto vivere. Secondo Claman (1966), comunque, si invecchia così

come si è vissuti: esiste, cioè, una continuità dello stile di vita che caratterizza la

condotta sessuale di ogni singolo individuo. Per molte donne la soddisfazione dei

 desideri sessuali e di affetto può essere molto difficile nella vecchiaia; infatti, ad

una certa età, la maggior parte degli uomini ha un partner mentre la maggior parte

delle donne è sola. Questo può essere dovuto al fatto che le donne vivono più a lungo

o alle loro ridotte possibilità di trovare un partner accettabile. A volte sono donne che

hanno dovuto assistere uno più malati terminali e che  non vogliono più rischiare 

di ripetere l’esperienza. Un argomento di molte terapie per la depressione di donne

 anziane è la necessità di abituarsi ad una vita da sole per la prima volta nella vita.

Spesso è necessario arrivare ad accettare il fatto che il bisogno di una persona vicina

 non può essere soddisfatto. Le alternative disponibili sono la rivalutazione delle

amicizie e l’accettazione dello status di single.

Anche gay e lesbiche invecchiano e possono avere maggiori difficoltà dei soggetti

eterosessuali a trovare un partner soddisfacente. Le ricerche sulla terza età di gay e

lesbiche sono limitate e recenti, anche perché molti hanno scoperto il loro orientamento

 sessuale in un’epoca in cui questo era spesso tenuto nascosto. Il grado di inserimento

sociale degli anziani omosessuali dipende da fattori quali l’accettazione o meno, da

 parte della famiglia, del loro stile di vita. Lipman (1986) cita diversi studi secondo

 i quali sia gay che lesbiche anziani avevano più amici di individui eterosessuali della

stessa età. Delle solide amicizie possono sostituire o integrare i tradizionali rapporti di

 parentela. Queste amicizie costituiscono, comunque, una importante opportunità di

inserimento sociale.

I gruppi di sostegno sono importanti sia per gli omosessuali che per gli eterosessuali.

 L’estensione della rete di sostegno è spesso correlata alla località in cui si vive. Nei

centri urbani, dove il movimento per i diritti dei gay ha avuto un impatto maggiore e

dove ci sono più persone che nelle località rurali, gli omosessuali anziani hanno maggiori

 possibilità di inserirsi in una rete di sostegno e di impegnarsi in azioni collettive.

Il maggior numero di individui presenti nelle aree urbane è un elemento importante,

 poiché gay e lesbiche anziani tendono a frequentare altri gay e lesbiche (Lipman !986).

Come per gli eterosessuali, anche per gli omosessuali la presenza di un partner affezionato

 è una fonte di soddisfazione ed una protezione contro lo stress, soprattutto quando la

relazione dura da tempo. Per Elinor B. Waters e Jane Goodman, possono nascere

problemi quando un membro della coppia entra in ospedale o in una casa di riposo,

perché il partner può non essere considerato un membro della famiglia sia dai funzionari dell’istituzione che dalla famiglia di origine. In questi casi ai membri della coppia può

 essere negata la possibilità di

 sostenersi vicendevolmente, di stare in intimità, ed in caso di malattia terminale,

 persino di salutarsi.

 Come le coppie non sposate, le coppie di gay e lesbiche possono avere difficoltà con

 testamenti e procure. In alcuni Paesi questa situazione sta cambiando.

E’compito dei consulenti locali tenersi aggiornati sugli sviluppi della situazione e

promuovere misure legislative che favoriscano i loro clienti…

 

Bibliografia

Faccini M. (1995) Counseling per la terza età Psicogeriatria. Quaderni ASPIC

Roma

Laicardi C. e al. (1987), Idee e Progetti per l’Anziano nella Città – Passeggiate

 Romane, in Psicologia e Qualità della Vecchiaia, a cura di C. Laicardi, Il Pensiero

Scientifico Ed. Roma

Lipman, A. (1986) Homosexual relationschip. Generations, 10 (4,51-55).

Claman A. D.(1966) Introduction to panel discussion: sexual difficulties after 50,

Can. Med. ASS.Y,94:207.

January 1997

 

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