domenica 9 marzo 2014

MASSIMO CONSOLI: L'Italia ancora non ha avuto il suo Stonewall contro la mafia siciliana o la 'ndrangheta calabrese che si è infiltrata come un cancro all'interno della nostra comunità. Contro la prepotenza di certi gay che la fanno da padroni minacciando, insultando, diffamando.

Un editoriale di fuoco, scritto da Consoli  nel 1993, dopo l'attacco ricevuto  da tutto l'establishment omosessuale dell'epoca: dal Mario Mieli (Andrea Pini e Vanni Piccolo) alleatisi per l'occasione con Luigi Cerina. Quello stesso Cerina che anni dopo verrà condannato per truffa dalla Cassazione per aver sottratto fondi destinati ai malati d'aids. Consoli fu attaccato ,inoltre, da Babilonia e dall' Arcigay  che con le saune e con i  cruising  hanno sempre trovato, in un modo o nell'altro, la loro grossa fonte di sostentamento.  E  tutto questo solo per avere avuto il coraggio di criticare in pubblico il loro operato in occasione del dibattito sulle dark room tenutosi al Circolo Michelagniolo. Pensate un po' quale poteva essere il livello di democrazia all'interno del movimento gay di allora. Ma oggi le cose sono cambiate secondo voi?



ROME GAY NEWS A 1000 LIRE, PERCHE'

23 GIUGNO 1993

 

Perchè la politica che abbiamo sempre perseguito è una politica di approccio reale a quelli che sono i problemi reali della nostra comunità: problemi di discriminazione, di emarginazione, di solitudine, di mancanza di affetti...

E questi problemi vanno risolti operando all'interno del tessuto sociale, con una rivoluzione morale che parta innanzitutto dalla nostra stessa comunità, per poi allargarsi alla famiglia, alla società, allo Stato.

E questo scopo non verrà mai raggiunto rivolgendosi alla propria base con una rivista patinata da 10.000 o, peggio, da 40.000 lire(!), predicando la rivoluzione con i titoli in corpo 48, e in realtà cercando di aumentare il dividendo della propria quota sociale.

Così abbiamo la sensazione che qualcuno ci stia prendendo per il culo, perchè ci sta bene chi fa un discorso commerciale dicendo che fa un discorso commerciale (ed ha tutto il nostro rispetto per questo), ma non ci sta affatto bene chi fa i soldi per se dicendo che lo fa per il bene degli altri. Certa gente sfrutta l'omosessualità in maniera vergognosa, inventandosi circoli culturali che in realtà sono delle vere e proprie industrie, delle miniere d'oro (per loro), dove la tessera costa 20.000 lire e va continuamente rinnovata, e per il biglietto d'ingresso si pagano 10.000 o 20.000 lire a botta, e per le consumanzioni 10.000 o giù di lì!

E non si può neanche protestare, visto che il gay che li frequenta è vittima di una feroce repressione psicologica, prima ancora che sociale e, di conseguenza, non trova il coraggio di ribellarsi, di reagire. Lo stesso coraggio che gli dovrebbe venire proprio dall'appartenenza a quel circolo omosessuale. Il povero gay che finisce stritolato in questo ingranaggio non può neanche protestare, poiché gli sfruttatori fanno proprio affidamento sulla sua paura di uscire allo scoperto con una pubblica denuncia.

E sono gli stessi sfruttatori che stanno cercando di allargare i loro  tentacoli come una piovra, sugli altri locali della città.

Il 28 giugno del 1969 fu proprio per reagire ad una situazione mafiosa del genere che i gay di Christopher Street insorsero all'interno del bar Stonewall. Le monetine gettate con disprezzo contro la polizia metropolitana di Manhattan non furono che la reazione all'ultima goccia che aveva fatto traboccare il vaso già colmo della pazienza dei newyorchesi costretti, in mancanza di alternative valide, a frequentare i locali gestiti dalla mafia, come li voleva la mafia, ai prezzi stabiliti dalla mafia.

L'Italia ancora non ha avuto il suo Stonewall contro la mafia siciliana o la 'ndrangheta calabrese che si è infiltrata come un cancro all'interno della nostra comunità. Contro la prepotenza di certi gay che la fanno da padroni minacciando, insultando, diffamando. Non è il caso di cominciare, anche noi, a fare un po' di pulizia al nostro interno contro i traditori della loro stessa gente avvantaggiati da alleanze politiche che ne hanno permessa l'esistenza ed il malo operare attraverso un profluvio di finanziamenti pubblici concessi a pioggia, senza alcun tipo di controllo che non fosse la convenienza partitica?

Quanti calci al culo dovrai prendere ancora prima di deciderti a reagire ed a liberarti dei parassiti che si arricchiscono sulle tue spalle, sulla tua repressione?


Massimo Consoli

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